Mohamed Al Fayed, Alberto Sordi, Pierfrancesco Pingitore, Franco Califano. Sono solo alcuni degli amori della contessa più “pop” della televisione italiana. Patrizia De Blank, la contessa più famosa della televisione italiana, 80 anni, si racconta a Serena Bortone nel suo salotto pomeridiano del pomeriggio di Rai 1.
I suoi motti sono “Oggi è un altro giorno” e “Mai uno solo”. Patrizia De Blanc è la contessa più famosa d’Italia, ha 80 anni e la simpatia, l’irriverenza e l’ironia di un’adolescente. Si è confessata sul divanetto di Serena Bortone durante la puntata del 13 aprile di “Oggi è un altro giorno”.
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Originalità, altruismo e coraggio. Sono queste le caratteristiche principali della contessa Patrizia De Blanc, icona di stile e simbolo dell’aristocrazia moderna. Una donna bellissima che ha aperto il suo cuore alla giornalista Serena Bortone.
Tra i racconti emozionanti della contessa c’è quello che riguarda il fratello, un pittore che dipingeva con l’artista Chagall al quale lei era molto legata e che è venuto a mancare. Così la contessa si emoziona e si asciuga le lacrime con la mascherina: “Sarei dovuta morire prima io, non mi sono ancora ripresa“.
“Io dico solo una parolaccia: il vaffa. Per una persona educata in modo rigido è liberatorio. Da piccola non potevo dire non mi scocciare perché mia madre lo trovava disdicevole“.
Poi la simpaticissima contessa inizia a raccontare dei particolari molto interessanti della sua infanzia come per esempio l’amicizia del padre con Churchill: “Mia madre gli faceva le corna con lui. Io e mio fratello li abbiamo beccati a baciarsi nella serra. Mio padre era molto più grande di mia madre che era bellissima e non si è mai risparmiata. Mia madre è una donna che ha sempre amato il potere mentre io no“.
“Io chiedevo a mia mamma come facesse a stare con quel panzone di Churchill e lei mi disse che un giorno avrei capito”, ha detto sorridendo a Serena Bortone.
Poi però la contessa ha raccontato della sua vita privata e dei suoi tantissimi amori: “Io ho avuto anche amori normali. Ho avuto una storia con un idraulico bellissimo“.
“Quando ho iniziato a diventare bella mia mamma era competitiva con me e mii vedeva come una rivale perciò ho deciso di sposarmi. Mia madre ci trattava come se fossimo i suoi vassalli, ci comandava“.
La sua infanzia l’ha temprata facendo sì che crescendo potesse capire cosa è buono e cosa no. A 15 anni Patrizia De Blanc è stata notata ed è arrivata al “Musichiere“. Quando la madre ha iniziato a invecchiare non voleva più vivere. “Venne da me e mi chiese di ucciderla infatti si è lasciata morire lei“.
La contessa più famosa d’Italia confessa a Serena Bortone di aver avuto una love story con Mohammed Al fayed. “Era un tirchiaccio – dice – al mio compleanno mi regalò una collana di bijotteria. Poi però mi sono vendicata perché a Montecarlo avevo un motoscafo sulla parte posteriore della sua famosa barca, il Dodi, e gli feci un graffio enorme“.
“La maggior parte dei miei amori sono deceduti poiché erano più grandi di me. C’è qualcuno con i quali sono rimasta amica tutta la vita come Pingitore. Lui è un uomo fantastico e siamo sempre rimasti amici. Ho sempre avuto due uomini insieme“.
Il suo primo marito lo conobbe in albergo e finì perché venne nel suo castello inglese un suo amico. “Stavamo sempre insieme tutti e tre ma un giorno li beccai a letto in un appartamento che avevamo a Londra. Così ho scelto di lasciarlo non per la sua omosessualità perché sono sempre stata di mente aperta“.
Tra i vari flirt di Patrizia De Blanc c’è Alberto Sordi. “L’ho conosciuto in una villa romana ma io a quel tempo stavo con il figlio di Onassis dunque non me lo filai proprio poi però lo rividi in un albergo e mi saltò addosso. Si fa più fatica a dire di no che dire di sì“.
La contessa racconta di una storia felice e piena di risate. In più apre il suo cuore e confessa di essere fragile davanti alla bontà. “Con la cattiveria non mi fanno niente – dice – perché sono intelligente e capisco bene ma se uno è buono mi fa crollare“.
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Un’altra storia d’amore di Patrizia de Blanc è quella con Franco Califano. “Mi invitò su una barca a remi sul lago di Bracciano e nella notte mi cantò delle canzoni d’amore e abbiamo avuto una storia bellissima“.
“Mi hanno sempre giudicata ma io me ne sono ampiamente fottuta. Grazie a mia madre ho imparato ad avere degli schermi e l’unica che riesce a ferirmi è mia figlia. Infatti io non penso alla mia morte ma penso a quanto lei starà male quando morirò. Io ho 80 anni, mica c’ho tanto davanti?“.
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