La tragedia ad alta quota è avvenuta nel 2 settembre 1998: l’MD-11 precipitò nell’Oceano Atlantico. L’incontrollabile incendio a bordo.
Un’altra tragedia ad alta quota si è registrata il 2 settembre 1998, quando un MD-11 perse quota in volo e precipitò nell’Oceano Atlantico, all’altezza di Peggys Cove (Nuova Scozia, Canada). Il McDonnell Douglas MD-11 (SR111) è un aereo statunitense, di linea trimotore a getto e ad ala bassa. Il giorno del disastro, al velivolo in questione era affidato il volo Swissaire 111, tra le stazioni di New York e Ginevra. All’origine dell’incidente vi è l’improvviso scoppio di un incendio a bordo. I piloti persero in breve tempo la capacità di manovrare il velivolo. Tutti i 215 passeggeri e 14 membri dell’equipaggio persero la vita. A seguire i dettagli.
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Al comando del MCDonnell Douglas MD-11 vi era Urs Zimmermann. Comandante dal 1983 e al servizio per Swissaire dal 1971, l’allora 49enne aveva volato per oltre 10.800 ore prima dell’incidente – il primo e l’ultimo nella sua lunga carriera ad alta quota – di cui 900 ore a bordo degli MD-11. Riguardo all’equipaggio, oltre al comandante, l’aereo ospitava un personale altamente qualificato e addestrato in osservanza delle norme svizzere e della procedura Joint Aviation Authorities (JAA).
Il volo numero SR-111 abbandonò l’Aeroporto John Fitzgerald Kennedy International (New York) intorno alle ore 00:18 con destinazione Ginevra: a bordo vi erano 215 passeggeri, 2 piloti e 12 assistenti di volo. La prima spia d’allarme arriva all’01:10:38, quando l’equipaggio sentì odore di bruciato nel cockpit (la cabina di pilotaggio), la pessima esalazione proveniva dal sistema di condizionamento.
Dopo tre minuti, le prime tracce di fumo apparsero in cabina. Alle 01:14:15 il capitano inviò l’allarme al centro di Moncton; tuttavia, la chiamata radio “Pan pan” non dichiarava la situazione a bordo in serio pericolo. Il comandante chiese comunque l’autorizzazione di atterraggio all’aeroporto di Boston, nel Massachusetts, distante circa 300 miglia.
Approvata la richiesta, il velivolo iniziò a scendere di quota e il controllore consigliò ai piloti di modificare la destinazione verso l’aeroporto di Halifax. A seguito della nuova autorizzazione, l’aereo scese d’altitudine. Alle 01:24:42 fu dichiarata alta priorità di emergenza. I sistemi della struttura, quali strumenti di volo, autopilota e luci erano difettosi e in breve tempo l’equipaggio perse il controllo dell’aereo. Secondo quanto riportano le letture sismografiche locali, precisamente di Halifax e Moncton, l’aeroplano precipitò nell’Oceano alle 01:31:18. Il luogo preciso dell’impatto è 44°24.55′N 63°58.4′O.
L’inchiesta fu affidata al Transportation Safety Board of Canada (TSB): l’indagine ebbe un costo di circa 40 milioni di dollari e durò per ben 4 anni.
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L’esito dell’investigazione individuò la principale causa dello schianto nel materiale infiammabile che provocò inevitabilmente l’innesco dell’incendio. Le fiamme danneggiarono l’intero sistema di comando e di navigazione dell’aereo.
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