Oggi è un altro giorno, Alda Fendi: “Mi diceva cose erotiche al telefono”

Ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno” una delle sette sorelle Fendi, Alda. La donna è una mecenate dell’arte che si presenta nel salotto di Rai 1 con una maglietta con su stampata una formula matematica e una collana fatta con dei frammenti di specchio.

 

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Alda Fendi, una delle cinque sorelle, è ospite nel salotto pomeridiano di Rai 1 intervistata dalla giornalista Serena Bortone. Eclettica, originale, saggia. Alda Fendi ha lasciato lo studio a bocca aperta con i suoi racconti strepitosi: da Fellini a Karl Lagerfeld.

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Alda Fendi si racconta: da Fellini a Karl Lagerfeld

 

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Al storia della sua famiglia è incredibile che inizia negli anni Venti con la madre e il padre che cominciano comprando un negozio a piazza Venezia perché la madre, una donna piena di carisma e intuito, aveva conquistato tutta la Roma per bene.

In pochi anni grazie all’aumento del volume dei suoi affari ha dovuto ingrandirsi e ha aperto un negozio in via Piave. “In quegli anni – racconta Alda Fendi – a Roma mia madre era più importante e famosa del Duce. Faceva le ricerche di mercato e di domenica si metteva dietro la finestra con un taccuino e si appuntava tutto quello che dicevano i passanti“.

Tra il 1930 e il 1940 la capostipite Fendi ha avuto cinque figlie femmine cresciute durante la guerra lavorando nei suoi negozi. “Lei – spiega Alda Fendi – ci ha insegnato a non guardare il guadagno facile mentre mio padre diceva che il nome Fendi era destinato a diventare importante in tutto il mondo“.

Cinque sorelle, cinque personalità diverse, cinque “carri armati”. Tra le frasi famose di Alda Fendi ce n’è una che è rimasta nella storia: “Detesto il lusso, adoro l’eleganza“.

Per lei il lusso è volgarità mentre l’eleganza è “il contrario della moda. Per essere elegante la moda deve essere dosata – spiega – cioè tu puoi usare un oggetto Chanel, Fendi, Prada e saperli mischiare cioè approfittare di tutte le idee che vengono dal mondo della moda e sapere dosarle. Quella è la vera eleganza perché se ti vesti Fendi dalla testa ai piedi ti sei messo solo un sacco di soldi addosso, non sei elegante. Quello è un lusso che è volgare. Io per essere elegante invento e mi vesto molto strano“.

La persona più elegante che ha conosciuto è Silvana Mangano, una donna elegantissima. Gli incontri di Alda Fendi erano speciali, da Marcello Mastroianni al Dalai Lama. “Andy Wahrol insieme a Karl Lagerfeld mi hanno trasmesso l’arte“.

Le cinque sorelle Fendi sono state anche delle talent scout perché hanno capito che Karl Lagerfeld poteva diventare uno dei più grandi. “Eravamo state invitate a palazzo Pitti – racconta – perché il centro della moda era Firenze. Le giornaliste ci facevano vedere dei disegni ma nessuno ci convinceva. Quando però abbiamo visto quelli di Karl Lagerfeld ci siamo innamorate“.

Quello con Fellini invece è stato un rapporto incredibile. Alda Fendi mostra a Serena Bortone dei ritratti che Fendi aveva fatto di lei nuda o mentre usciva dal suo utero. “Mi chiamò – racconta Alda Fendi – dicendomi cose erotiche che pensava di fare su di me e poi diceva: Aldina non ti preoccupare sono solo le mie vitellonate“.

 

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Poi la grande artista e mecenate lancia un appello alle giovani generazioni: “I giovani devono avere coraggio – conclude Alda Fendi – non devono appassionarsi ai guadagni facili“.

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