Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi giovedì 15 aprile, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
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Il Ministero della Salute ha pubblicato il bollettino sullo stato dell’epidemia da Coronavirus. Stando ai dati odierni, i casi di contagio complessivi sono saliti a 3.826.156 con un incremento di 16.974 unità rispetto a ieri. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che risultano essere 510.023 (-4.637) ed i ricoveri in terapia intensiva: 3.417 in totale e 73 in meno di ieri. I guariti dall’inizio dell’emergenza sono 3.200.196, ossia 21.220 unità in più di ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 380 decessi che hanno portato il bilancio totale delle vittime in Italia a 115.937.
La Regione Abruzzo, si legge nelle note, ha comunicato la sottrazione di 1 caso in quanto duplicato. L’Emilia Romagna ha eliminato 10 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. La Puglia segnala di aver effettuato una riclassificazione di alcuni casi confermati da test antigenico, i quali sono risultati successivamente anche confermati da test molecolare e quindi ricompresi tra questi.
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di mercoledì 15 aprile
Il Ministero della Salute ieri ha aggiornato lo stato dell’epidemia da Coronavirus, diffusasi nel nostro Paese. Stando al bollettino, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 3.809.193. In calo i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 514.660 ed i ricoveri in terapia intensiva: 3.490 in totale. Il numero dei guariti era giunto a 3.178.976. Purtroppo si aggravava ancora il bilancio delle vittime che raggiungeva il totale a 115.557.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, sottraeva 2 casi dal totale: 1 in quanto già segnalato da altre Regioni ed 1 in quanto non paziente Covid. L’Emilia Romagna eliminava 6 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 14 aprile: 16.168 nuovi casi e 469 vittime
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di martedì 14 aprile
Pubblicato martedì il bollettino riguardante l’epidemia da Coronavirus, diffusasi nel nostro Paese da oltre un anno. Stando ai dati del Ministero della Salute, il numero dei casi di contagio complessivi era salito a 3.793.033. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 519.220 così come i ricoveri in terapia intensiva che erano pari a 3.526. I guariti dall’inizio dell’emergenza erano 3.158.725. Nelle ultime 24 ore si erano registrati 476 decessi che portavano il bilancio delle vittime in Italia a 115.088.
La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, comunicava l’eliminazione di 8 casi dal totale, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 13 aprile: 13.447 nuovi casi e 476 vittime
Pandemia, riaperture a step: i piani del Governo
Inizia ad intravedersi uno spiraglio di speranza in ordine alle riaperture. Secondo le ultime indiscrezioni è possibile che a partire dal mese prossimo il Paese potrà compiere qualche passo in avanti. Anzi, è probabile che già da fine Aprile, dove la curva avrà mostrato una significativa flessione si inizierà a parlare di ripartenza.
In particolare in zona gialla ed a partire dalla seconda parte del mese, bar e ristoranti potranno essere aperti anche per cena. Di conseguenza anche il tanto criticato coprifuoco potrebbe slittare a mezzanotte.
L’11 giugno sarà, invece, il momento di rivalsa dello sport. Con l’inizio degli Europei potrebbero iniziare a tirare un sospiro di sollievo anche palestre e piscine. Tuttavia si parla solo di ipotesi, prima bisognerà dare occhio alla curva.
Vaccino, la data per la fascia di popolazione tra i 30 ed i 59 anni: il piano di Figliuolo
Scongiurato il pericolo stallo della campagna vaccinale, con l’arrivo di nuove dosi Pfizer entro giugno e quella che dovrebbe essere la consegna del Jhonson. Il commissario straordinario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo non ha nascosto il proprio entusiasmo nel corso di una recente intervista rilasciata a La Stampa. Per il generale nelle prime due settimane di maggio inizieranno le vaccinazioni in azienda. Contemporaneamente, ha spiegato, potrebbe iniziarsi a vaccinare la popolazione di età compresa tra i 30 ed i 59 anni. Ciò senza dimenticare di dare priorità a soggetti più anziani e valutando le mansioni svolte che si traducono in diversi gradi di rischio. La data di nascita non sarà quindi un fattore determinante, essendo i parametri da valutare anche altri.
Sintomi e varianti: cosa ha scoperto la comunità scientifica
Un recente studio condotto nel Regno Unito avrebbe accertato che i sintomi tipici del Covid (tosse, febbre e perdita di gusto ed olfatto) non sarebbero più quelli che si manifestano di frequente. Secondo gli esperti, infatti, spossatezza, dolori articolari e dolori gastrointestinali avrebbero preso piede. Un cambiamento, però, che precisano gli esperti non ha nulla a che vedere con le varianti le quali sotto questo aspetto non avrebbero modificato le conoscenze sino ad oggi raccolte sul virus.
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Secondo gli esperti, attualmente i pazienti affetti da Covid lamenterebbero malessere generalizzato, mal di testa, vomito e diarrea.