Piera Maggio a Mattino 5 su Jessica Pulizzi: “Il movente c’è, lo dicono i giudici”

Mattino 5. In collegamento telefonico, la conduttrice Federica Panicucci ha intervistato Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, ripercorrendo i tragici momenti della scomparsa della bambina

Piera Maggio a Mattino Cinque Denise Pipitone
Piera Maggio a Mattino Cinque – Screen Mediaset

Dopo l’apparizione televisiva della giovane russa Olesya Rostova, che si presumeva potesse essere la piccola Denise Pipitone, scomparsa 17 anni fa da Mazara Del Vallo (Sicilia, provincia di Trapani), i riflettori si sono riaccesi sulla vicenda.

Mai, nemmeno per un momento, la signora Piera Maggio, ha dubitato di poter rivedere la sua bambina. Nonostante la delusione per la scoperta che l’identità di Denise non coincida con quella della Rostova, sui social network la madre ha diffuso un appello ai personaggi celebri e non, di mobilitarsi e diffondere quanto più possibile le locandine ufficiali riguardanti la bimba rapita.

Tra i primi a dare un segno di accoglimento a questa richiesta è stata la presentatrice di Mattino Cinque, Federica Panicucci, che oggi ha avuto ospite tramite collegamento telefonico proprio Piera Maggio.

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Ai microfoni di Mattino Cinque, Piera Maggio ha condiviso i suoi dubbi sulle fasi iniziali che hanno contrassegnato i momenti successivi alla scomparsa di Denise Pipitone.

La bambina è frutto di un rapporto extraconiugale tra la Maggio e Piero Pulizzi. Le indagini preliminari avevano individuato nella prima moglie dell’uomo, Anna Corona, nella figlia, Jessica Pulizzi, e nel suo fidanzato, Gaspare Ghaleb, come gli autori del sequestro della piccola. Non essendoci prove schiaccianti, la Cassazione ha respinto l’idea nel 2017 di un loro effettivo coinvolgimento.

Piera Maggio torna sulla questione e espone con chiarezza la sua opinione. “Ci sono tante anomalie nelle indagini” – ha detto a Federica Panicucci. “Mi sono battuta per far venire fuori la verità. Vogliamo riabbracciare nostra figlia”.

Sulla “questione russa” non vuole spendere una parola di più ma è consapevole che abbia avuto come unico merito quello di rimettere il focus sull’argomento. Ha le idee chiare sul processo in cui fu protagonista la Pulizzi e il fidanzato. “Ci sono persone che hanno lavorato con amore per Denise. Altre che non erano preparate ad affrontare un caso più grande di loro e non hanno fatto si che le verità emergesse” – continua Piera Maggio. “Parlo anche delle persone che hanno testimoniato il falso nel processo di primo grado. Mi rivolgo a loro, anche in forma anonima, che parlino! Verranno tutelate”.

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Denise Pipitone: criminologo interviene sull'accaduto
Denise Pipitone (screenshot da Instagram)

Proprio riguardo quel famoso processo che ha visto l’assoluzione di Jessica Pulizzi, rea di atti di vandalismo ai danni dell’automobile della madre di Denise (squarciò le ruote) e di atti di stalking (all’epoca non denunciati perché non costituiva reato) la Maggio dice: “Non ci sono evidenze decisive nei suoi confronti, nonostante i giudici abbiano ammesso la presenza di un movente forte. Rispetto la sentenza di assoluzione ma non significa che l’abbia condivisa”.

 

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