Un fulmine a ciel sereno nel mondo del calcio, anche se la notizia era nell’aria da parecchio tempo: pronta la nuova Super League.
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Nella tarda serata di domenica 18 aprile 2021, è nata ufficialmente la Superlega con i top club europei. Coinvolte anche tre squadre del nostro campionato: Inter, Milan e Juve. Queste tre compagini non giocheranno più la Champions League, ma insieme ad altre 17 squadre del vecchio continente andranno a giocarsi la Super League. Insieme alle italiane ci saranno Manchester United, Chelsea, Liverpool, Tottenham, Manchester City, Arsenal, Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid. I club coinvolti sono quindi attualmente dodici, ma il numero aumenterà sicuramente.
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IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA NUOVA SUPER LEAGUE
«Dodici club europei di calcio hanno annunciato oggi congiuntamente un accordo per costituire una nuova competizione calcistica infrasettimanale, la Super League, governata dai Club Fondatori»: lo ufficializza una nota. «AC Milan, Arsenal FC, Atlético de Madrid, Chelsea FC, FC Barcelona, FC Internazionale Milano, Juventus FC, Liverpool FC, Manchester City, Manchester United, Real Madrid CF e Tottenham Hotspur hanno tutti aderito in qualità di Club Fondatori. È previsto che altri tre club aderiranno come Club Fondatori prima della stagione inaugurale, che dovrebbe iniziare non appena possibile».
IL COMUNICATO DELLA JUVENTUS
12 Top Club europei annunciano la creazione della Super League. Juventus Football Club tra i fondatori.https://t.co/QGT8iF883o pic.twitter.com/r2dSq1nkbg
— JuventusFC (@juventusfc) April 18, 2021
Il format della competizione prevede «20 club partecipanti di cui 15 Club Fondatori e un meccanismo di qualificazione per altre 5 squadre, che verranno selezionate ogni anno in base ai risultati conseguiti nella stagione precedente; Partite infrasettimanali con tutti i club partecipanti che continuano a competere nei loro rispettivi campionati nazionali, preservando il tradizionale calendario di incontri a livello nazionale che rimarrà il cuore delle competizioni tra club. »Il nuovo torneo annuale fornirà una crescita economica significativamente più elevata – prosegue la nota – ed un supporto al calcio europeo tramite un impegno di lungo termine a versare dei contributi di solidarietà senza tetto massimo, che cresceranno in linea con i ricavi della lega. Questi contributi di solidarietà saranno sostanzialmente più alti di quelli generati dall’attuale competizione europea e si prevede che superino i 10 miliardi di euro durante il corso del periodo iniziale di impegno dei club. Inoltre, il torneo sarà costruito su una base finanziaria sostenibile con tutti i Club Fondatori che aderiscono ad un quadro di spesa. In cambio del loro impegno, i Club Fondatori riceveranno un contributo una tantum pari a 3,5 miliardi di euro a supporto dei loro piani d’investimento in infrastrutture e per bilanciare l’impatto della pandemia Covid-19. Florentino Pérez, presidente del Real Madrid CF e primo presidente della Super League, ha dichiarato: «Aiuteremo il calcio ad ogni livello e lo porteremo ad occupare il posto che a ragione gli spetta nel mondo. Il calcio è l’unico sport davvero globale con più di quattro miliardi di appassionati e la responsabilità di noi grandi club è di rispondere ai loro desideri». Sostenendo la nuova lega europea, Andrea Agnelli, presidente della Juventus e vicepresidente della Super League, ha detto: «I 12 Club Fondatori hanno una fanbase che supera il miliardo di persone in tutto il mondo e un palmares di 99 trofei a livello continentale. In questo momento critico ci siamo riuniti per consentire la trasformazione della competizione europea, mettendo il gioco che amiamo su un percorso di sviluppo sostenibile a lungo termine, con un meccanismo di solidarietà fortemente aumentato, garantendo a tifosi e appassionati un programma di partite che sappia alimentare il loro desiderio di calcio e, al contempo, fornisca un esempio positivo e coinvolgente». Joel Glazer, co-chairman del Manchester United e vicepresidente della Super League, ha aggiunto: «Mettendo insieme i più grandi club e giocatori del mondo ad affrontarsi per tutta la stagione, la Super League aprirà un nuovo capitolo per il calcio europeo, assicurando una competizione e strutture di prim’ordine a livello mondiale, oltre a un cresciuto supporto finanziario per la piramide calcistica nel suo complesso».
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COME HA REAGITO L’UEFA?
A pochi minuti dal comunicato dei fondatori della Super League, è subito attivata una nota da parte dell’UEFA: I club che dovessero prendere parte alla Superlega verrebbero subito esclusi da tutti i tornei, campionati nazionali inclusi. Lo ha spiegato la Uefa, nella nota con Federcalcio inglese, Premier League, Federcalcio spagnola, Liga, Figc e Lega Serie A. «Come annunciato in precedenza dalla FIFA e dalle 6 Federazioni, i club coinvolti saranno esclusi da qualsiasi altra competizione, sia nazionale che europea o mondiale, e ai loro giocatori sarà negata la possibilità di rappresentare la squadra nazionale». «Ringraziamo quei club degli altri paesi, specialmente francesi e tedeschi, che hanno rifiutato di sottoscrivere tale progetto».
ANCHE L’ECA NON CI STA
L’ECA, l’associazione dei club europei, si è prontamente schierata contro la Superlega. «L’ECA, in qualità di organo che rappresenta 246 club leader in tutta Europa, ribadisce il suo impegno dichiarato a lavorare allo sviluppo del modello delle competizioni con la UEFA per il ciclo che inizia nel 2024 e che è fortemente contraria al progetto Superlega chiusa a cui fanno riferimento i media», si legge in una nota. Una presa di posizione che fa rumore, considerando che il presidente dell’ECA è Andrea Agnelli, numero uno della Juventus, tra le società che sarebbero pronte a sposare il piano Superlega. «Il comitato esecutivo dell’ECA si riunirà nei prossimi giorni per prendere le decisioni appropriate alla luce di eventuali ulteriori sviluppi», conclude il comunicato.
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Un cambio storico dunque. Vedremo nei prossimi giorni come si evolveranno le cose, ma sicuramente ne vedremo delle belle. Gli intrecci sono tanti e gli interessi economici anche: prevarrà il buon senso?