La Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese racconta le sue prospettive su criminalità e Recovery plan e sull’immigrazione dice: “Basta con la propaganda”
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La Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese è alle prese con moltissimi problemi, su più fronti. In una lunga intervista rilasciata al quotidiano Leggo, la numero uno del Viminale racconta le sue prospettive su criminalità e Recovery plan. E non manca un particolare focus sull’immigrazione. Sul cavallo di battaglia del suo predecessore al ministero, Matteo Salvini, Lamorgese non risparmia qualche frecciatina.
“I flussi migratori vanno gestiti con uno sforzo corale, che dovrebbe sempre essere sottratto alla propaganda. Il fenomeno è complesso. L’approccio corretto è l’interlocuzione costante con i Paesi di partenza e di transito dei migranti e con l’Unione europea“. Per questo motivo la ministra ha in programma visite in Libia e Tunisia. E si lavora affinché l’Ue trovi soluzioni efficaci nel nuovo Patto Immigrazione e Asilo, senza rinunciare alla solidarietà.
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Lamorgese: “I migranti? Basta con la propaganda”
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La ministra dell’Interno commenta i risultati in materia, spiegando che oggi ci sono 9 mila immigrati in meno rispetto ad un anno fa. Nel 2020 i rimpatri sono stati 3.847, mentre in questi primi mesi del 2021 sono già 979. Lamorgese sottolinea che quello dei migranti è percepito come un problema perché l’argomento viene sfruttato per accaparrarsi voti. Ma il vento sta cambiando: “Anche prima che scoppiasse la pandemia, alcuni sondaggi hanno evidenziato che le preoccupazioni degli italiani sono altre“.
E infatti microcriminalità, corruzione, mafia, ordine pubblico e le proteste sociali dovute al Covid sono molto più pressanti adesso. Tanti malintenzionati proveranno a mettere le mani sui miliardi che arriveranno dall’Europa. “La criminalità organizzata – ragiona Lamorgese – adesso mira sia ad intercettare i finanziamenti, sia a rilevare le imprese in difficoltà. Per questo facciamo prevenzione nei territori, collaborando con le organizzazioni più esposte al rischio di infiltrazione criminale”.
E rassicura: da mesi il Viminale lavora di concerto con l’Agenzia delle Entrate per semplificare le procedure di accesso agli aiuti, per evitare di finire in mano agli strozzini. Per lo stesso motivo sono già stati aumentati i controlli sugli appalti.
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La ministra dell’Interno ritiene più che comprensibili le difficoltà per imprese e famiglie causate dalle misure del governo per contenere il contagio. Ma in merito alle proteste, non ammette scusanti. “Riguardo gli atti di violenza visti in piazza – commenta Lamorgese – non può essere tollerato alcun tipo di aggressione nei riguardi delle forze di polizia. Svolgono un servizio essenziale, per il bene di tutti”.