Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi martedì 20 aprile, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Aggiornato lo stato dell’epidemia da coronavirus in Italia. Stando all’odierno bollettino del Ministero della Salute, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza sono 3.891.063 con un incremento di 12.074 unità rispetto a ieri. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che sono pari a 482.715 (-10.774), così come i ricoveri in terapia intensiva: 3.151 in totale e 93 in meno di ieri. Le persone guarite salgono a 3.290.715 con un incremento di 22.453 unità. Purtroppo si aggrava ancora bilancio delle vittime con 390 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 117.633.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha eliminato 5 casi dal totale, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.
Coronavirus, bollettino: i numeri in Italia di lunedì 19 aprile
Il Ministero della Salute ha pubblicato ieri il bollettino sulla situazione riguardante l’epidemia da Coronavirus, diffusasi in Italia da oltre un anno. Stando alla tabella sanitaria, i casi di contagio complessivi dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 3.878.994. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 493.489, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 3.244 in totale. Il numero dei guariti era giunto a 3.268.262. Purtroppo il bilancio delle vittime totale nel nostro Paese saliva a 117.243.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, segnalava l’eliminazione di 1 caso, in quanto già segnalato da altra regione. Inoltre, in seguito a verifica, erano stati identificati due duplicati tra i deceduti comunicati in precedenza. La Calabria rendeva noto che ieri venivano comunicati i seguenti decessi: 2 decessi avvenuti l’11/04/2021; uno il 12/04/2021; due il 17/04/2021; e uno il 18/04/2021, non comunicati in precedenza per mero errore materiale. Il Veneto segnalava che il dato dei casi confermati da test antigenico era diminuito rispetto a ieri in quanto i test confermati da molecolari sono stati ricollocati.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 19 aprile: 8.864 nuovi casi di contagio e 316 decessi
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di domenica 18 aprile
Pubblicato il bollettino nella giornata di domenica sulla situazione riguardante l’epidemia da Coronavirus in Italia. Stando ai dati diffusi sul sito del Ministero della Salute, i casi di contagio complessivi erano saliti a 3.870.131. Proseguiva il calo dei soggetti attualmente positivi che risultavano essere 504.611, così come i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva: 3.311 in totale. Il numero dei guariti era giunto a 3.248.593. Si aggravava ancora il bilancio delle vittime che raggiungevano il totale dall’inizio dell’emergenza di 116.927.
La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, sottraeva 5 casi dal totale, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. Inoltre eliminava 1 caso, in quanto giudicato non caso Covid-19. Il Veneto, segnalava che il dato dei casi confermati da test antigenico è diminuito rispetto a sabato in quanto i test confermati da molecolari sono stati ricollocati.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 18 aprile: 12.694 nuovi casi e 251 decessi
Covid19, invalidante anche per la psiche. Gli effetti della pandemia sulla mente sono catastrofici
Una persona su quattro, in questo drammatico frangente soffrirebbe di problemi psicologici. Questo quanto affermato da David Lazzari, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi. La pandemia ha sconvolto la normalità e la quotidianità della popolazione stravolgendone, di fatto, anche l’equilibrio psichico.
Nonostante la voglia sia quella di andare avanti, lo stato di disagio e malessere avrebbe raggiunto soglie altissime. A patire maggiormente come spesso accade, le donne. Molte di loro hanno perso il lavoro, si sono fatte carico di tutte le questioni riguardanti i figli. Hanno dovuto accantonare svaghi e passioni e fungere da supporto per l’intera famiglia somatizzando ogni difficoltà e non esternandola. Un atteggiamento che ha condotto ad un’esacerbazione della questione.
A conferma dei dati anche le stime di Telefono Amico, un numero di supporto creato proprio per fornire assistenza in caso di disagio psicologico, il quale pare abbia aumentato il suo traffico in maniera considerevole. Le richieste d’aiuto sarebbero salite del 70%.
La pandemia ha sconvolto la vita delle persone, modificatone le abitudini. Costretto ad una permanenza in casa che se per molti ha significato riunirsi ai propri affetti per altri ha decretato una sofferenza difficile da lenire. L’assenza di socialità, contatti umani, ha di certo poi rincarato la dose.
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Sicilia, zona gialla è un miraggio: cresce il numero di positivi
La curva in Sicilia non accenna a mostrare segni di miglioramento. Anzi è seconda in Italia per numeri di postivi, dietro solo alla Campania. La zona gialla, tanto anelata da popolazione ed in particolar modo dagli operatori nel settore della ristorazione, è più che mai lontana. Proprio questi ultimi, però, sarebbero saturi delle restrizioni tanto da attivare manifestazioni e proteste di piazza che inneggiano alla riapertura.
Di contro una notizia positiva relativa al fronte vaccini. Nello scorso week-end l’open day indetto dalla regione avrebbe accolto innumerevoli consensi tanto da raggiungere la somministrazione complessiva di 26.242 mila dosi.
Draghi, bisogna agire sulla Sanità: le parole del Premier
La Pandemia è ben lungi dal terminare. Queste le parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi ad avviso del quale bisogna ristrutturare il sistema Sanità. Il Premier ha, infatti, affermato: “L’attuale pandemia ci impone di essere meglio preparati per il futuro. Non sappiamo per quanto tempo durerà questa pandemia”.
Nelle more si attende una risposta di Ema ed Aifa in merito al vaccino Johnson & Johnson. Qualora dovessero esprimersi positivamente il Commissariato sarebbe già pronto a distribuire le dosi alle varie realtà regionali già a partire da domani.
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La campagna vaccinale, dunque, starebbe decollando e l’auspicio di raggiungere il tanto anelato 80% non più un miraggio bensì fattibile realtà.