Gli ultimi aggiornamenti sul discorso nazionale del presidente della Federazione Russa e sulle proteste Free Navalny.
More than 400 reported arrested in Navalny rallies across Russia https://t.co/gjrSbL1ONA
— The Washington Times (@WashTimes) April 21, 2021
Il 21 aprile è stata una giornata particolarmente dinamica per l’esteso territorio della Federazione Russa. Si tratta di un mercoledì segnato da tensioni e contrasti non solo negli affari esteri, con la progressiva incrinatura dei rapporti Russia-Occidente, ma soprattutto in quelli interni. Difatti, durante la giornata dedicata al discorso di Vladimir Putin alla nazione, numerose città del più vasto Stato al mondo hanno acceso le rivolte Free Navalny. In sciopero della fame dal 31 marzo, quello del leader dell’opposizione russa è divenuto ormai caso internazionale.
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Proteste Free Navalny: superati i 400 arresti
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Sono passati pochi giorni dall’annuncio del rapido peggioramento delle condizioni di salute di Alexei Navalny. Secondo quanto riportano le dichiarazioni del suo staff, lo stato attuale del nemico numero uno del Cremlino è davvero critico: “Navalny potrebbe morire da un momento all’altro” – ha precisato qualche giorno fa la sua portavoce Kira Iarmych su Facebook – “la sua è solo questione di giorni.” La triste notizia ha trovato conferma anche nelle analisi del sangue: gli alti livelli di potassi del detenuto dell’Ik-2, attualmente sotto osservazione nell’ospedale penitenziario dell’Ik-3, sono troppo elevati rispetto alla norma. Oltre ad essere spia di un malfunzionamento del fegato, l’alterazione aumenta anche la probabilità di sviluppare un arresto cardiaco.
Data la criticità della situazione, i suoi sostenitori hanno deciso di anticipare le rivolte proprio nel giorno dedicato al discorso nazionale di Vladimir Putin. Le insurrezioni sono esplose nelle varie città della Federazione Russa, da Vladivostok a Mosca, per chiedere l’immediato rilascio del crociato anticorruzione. Il sostegno proviene anche dall’altra parte del mondo: gli USA si schierano con i manifestanti e invitano le autorità russe a smuovere la situazione. In caso contrario, il consigliere per la Sicurezza Nazionale di Joe Biden Andrew Sullivan ha precisato che vi saranno conseguenze per il Paese: “Se Navalny morirà durante la detenzione, la Russia sarà giudicata responsabile dalla comunità internazionale.”
La risposta di Vladimir Putin non è tardata. Durante il discorso nazionale, il messaggio che il leader del Cremlino ha lanciato all’Occidente è chiaro: la sicurezza nazionale deve essere preservata e, in merito, “nessuno deve oltrepassare la linea rossa o se ne pentirà.” Gli accessi sono negati a qualsiasi forma di ingerenza negli affari sia esteri sia interni alla Federazione. Oltre all’avvertimento, il leader russo ha proferito parola in merito all’emergenza Covid-19, indicando la via della campagna vaccinale come l’unica strategia possibile per sconfiggere definitivamente il virus. Un altro punto discusso è quello relativo al cambiamento climatico, alla vigilia del summit con Joe Biden e Xi Jinping.
Riauardo alle manifestazioni Free Navalny, secondo le stime della Ong Ovd-Info il bilancio degli arresti – “deplorevoli” commenta il presidente del Consiglio Ue Charles Miguel – sale a 413 in ben 61 città. In manette anche la portavoce Kira Yarmish e la legale del Fondo Anticorruzione Liubov Sobol, arrestate prima dello scoppio dei cortei.
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I manifestanti erano stati avvertiti dalle autorità locali: “Le proteste o le altre forme di insurrezione sono considerate illegali [… pertanto] le forze di polizia prenderanno misure per mantenere l’ordine pubblico del Paese.”
Fonte The Hindu