Secondo un primo rapporto della polizia locale, quattro persone hanno perso la vita nell’esplosione di mercoledì 21 aprile.
Ennesimo attacco terroristico in Pakistan questo mercoledì 21 aprile, quando un’autobomba è esplosa nel parcheggio di un hotel di lusso nella città di Quetta, capoluogo e maggiore centro della provincia del Belucistan (Pakistan occidentale). Secondo i primi rapporti della polizia locale, citati dall’Associated Press of Pakistan (APP), almeno quattro persone hanno perso la vita durante l’esplosione mentre sale a 12 il numero dei feriti. I notiziari locali mostrano le immagini dell’auto in fiamme e riportano che le vittime sono state trasferite d’urgenza negli ospedali della regione: le loro condizioni sono critiche.
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Pubblicato da Jam Kamal Khan su Giovedì 19 luglio 2018
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Il luogo teatro dell’esplosione di questo mercoledì sera è l’Hotel Serena. A confermare la notizia sono i media locali: le fonti ufficiali hanno precisato che il materiale esplosivo è stato piazzato all’interno di un veicolo, la cui deflagrazione ha in seguito coinvolto altri abitacoli, estendendo le fiamme a numerose vetture presenti nel parcheggio. Il portavoce del governo provinciale Liaquat Shahwani ha bollato il caso come atto di terrorismo. Senza fornire ulteriori dettagli sull’accaduto, l’alto funzionario ha semplicemente riferito che dietro l’attacco odierno “si celano i nemici del Pakistan.”
Un’affermazione che non sorprende. Difatti, la provincia del Balochistan, di cui Quetta è la capitale, è stata a lungo teatro di insurrezioni guidate da gruppi terroristici come il Fronte di liberazione del Balochistan (BLUF) e l’Esercito di liberazione del Balochistan (BLA). L’esplosione è stata in seguito rivendicata dal Tehrik e Taliban Pakistan (TTP). Si tratta della stessa organizzazione responsabile delle rivolte contro il presidente francese Emmanuel Macron, colpevole di aver difeso l’immagine di Maometto promossa dalla satira religiosa di Charlie Hebdo.
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Su Twitter, il primo ministro Jam Kamal Khan ha condannato l’attentato; mentre il ministro dell’Informazione pakistano Fawad Chaudhry ha riferito ai media l’avvio delle indagini da parte delle autorità.
Fonte Associated Press of Pakistan
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