Scomparsi | Cinzia Bernardo, un compagno suicida e delle tracce di sangue

Cinzia Bernardo è scomparsa da Viareggio (Lucca) il 29 aprile del 2001: dopo giorni di ricerche i carabinieri trovarono l’ex marito, il quale visti i militari si suicidò sotto i loro occhi sparandosi al petto.

Cinzia Bernardo scomparsa
Cinzia Bernardo (Twitter – Rai 3)

Una storia alla quale non è mai stato messo un punto quello della scomparsa di Cinzia Bernardo. Una donna di 39 anni – al momento della sua sparizione- di cui si sono perse le tracce il 29 aprile del 2001 da Viareggio, centro in provincia di Lucca. Vicenda singolare la sua, fatta di dubbi e timori. Il più grande, quello che anche lei sia morta. Anche, già. Perché l’ex marito di allora, Paolo Bertuccelli, a quattro giorni dalla denuncia di scomparsa venne trovato a dormire all’interno di un auto. Alla vista degli agenti in borghese avrebbe estratto una pistola e si sarebbe suicidato. Con la sua morte, Bertuccelli potrebbe aver occultato per sempre, al mondo, la chiave per risolvere il mistero della scomparsa di Cinzia Bernardo.

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Cinzia Bernardo, la donna scomparsa da Viareggio il 29 aprile 2001


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Il 29 aprile del 2001 Cinzia Bernardo andò a cena con l’ex marito – in occasione del suo compleanno- ed altri amici in un noto locale di Viareggio. Poco prima che scoccasse la mezzanotte, in gruppo si recarono in una discoteca. Fu durante lo spostamento in auto, però, che la vicenda iniziò a prendere una tragica piega. Cinzia e l’ex marito, secondo gli amici, litigarono a seguito di una telefonata ricevuta dalla donna. Una lite proseguita anche dopo, tanto che l’uomo perse le staffe sferrando un poderoso pugno al tavolo e lasciando il locale notturno inseguito dalla ex consorte.

A seguito della separazione, Cinzia – di origini siciliane- si era trasferita a Firenze. Nel capoluogo toscano viveva insieme ad un altro uomo. Tuttavia nel week-end tornava spesso sulla costa per discutere con l’ex marito dettagli relativi alla separazione. Ma Paolo Bertucelli, pare non avesse accettato la fine del loro amore che sarebbe stata sancita da un Tribunale il 7 maggio 2001.

Quel 29 aprile al suo nuovo fidanzato, Cinzia aveva detto che si sarebbe recata a Viareggio dicendogli che avrebbe fatto ritorno il giorno seguente. Così purtroppo non fu, tanto che il 2 maggio la figlia della donna, non avendo più alcuna notizia della madre decise di sporgere denuncia. Le Forze dell’Ordine avrebbero immediatamente attivato le indagini, recandosi presso l’abitazione dell’ex marito. L’uomo in quella circostanza riferì agli agenti di aver accompagnato Cinzia alla stazione il pomeriggio del 30 aprile e di non averla più sentita. Il 4 maggio, l’uomo – di sua spontanea volontà- contattò gli inquirenti per sapere se vi fossero novità sul caso. Quello stesso pomeriggio i Militari dell’Arma decisero di recarsi nuovamente presso la sua abitazione, ma senza esito. Avrebbero, quindi, sfondato la porta di casa e posto sotto sequestro l’appartamento.

Due giorni dopo, a seguito di diverse segnalazioni da parte di alcuni cittadini che riferivano di aver visto una Fiat Tipo bianca con all’interno un uomo che dormiva, l’avrebbero rintracciato. Purtroppo, però, l’uomo alla vista degli agenti avrebbe estratto una 357 Magnum e si sarebbe sparato in pieno petto.

All’interno della macchina, gli inquirenti avrebbero rinvenuto dei biglietti dal contenuto drammatico, pensieri dell’uomo in cui si diceva pienamente insoddisfatto della propria esistenza, ma nessun riferimento faceva alla ex moglie.

Sulla tappezzerie, vennero rinvenute delle macchioline di sangue che all’esito di approfondite analisi risultarono compatibili con Cinzia Bernardo. Inoltre, dall’analisi dei tabulati telefonici, pare che il 30 aprile dal cellulare della scomparsa partì un messaggio proprio per il marito, dopodiché il dispositivo si spense per sempre.

Cinzia Bernardo, madre e lavoratrice, aveva alle spalle due matrimoni ed al momento della scomparsa conviveva con un nuovo fidanzato insieme al quale viveva a Firenze. La figlia, persona che poi sporse denuncia, ricorda che quel maledetto 29 aprile la madre le disse che sarebbe andata in Versilia per ragioni lavorative e per incontrare l’ex marito. Quelle furono le ultime parole che le due scambiarono.

Per le ricerche di Cinzia Bernardo vennero dispiegate un numero ingente di forze, finanche i sommozzatori che passarono al setaccio le acque della Versilia.

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Purtroppo senza alcun risultato. Stando ad alcune testimonianze dell’epoca pare che la donna avesse subito violenza dall’ex marito, così pesante da spedirla in ospedale. Era un uomo molto geloso, dice chi lo conosceva. Proprio questo suo modo d’essere fece naufragare il loro rapporto.

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