Alberto Matano a La Vita in Diretta ieri ha dato degli aggiornamenti sul caso di Mauro Romano scomparso nel 1977 da Racale
Durante la puntata mandata in onda su Rai 1 de “La Vita in Diretta”, Alberto Matano ha cercato con i suoi inviati di far luce su un caso che risale a ben 44 anni fa, ovvero al 21 giugno 1977 quando da Racale, Lecce, è stato fatto sparire il piccolo Mauro Romano di soli 6 anni.
Le piste inizialmente fecero pensare che Mauro fosse il ricco magnate arabo Mohammed Al Habtoor per via della somiglianza impressionante riscontrata dai genitori nelle foto viste sul giornale e delle due cicatrici sulla mano destra che anche il figlioletto aveva. Il padre di Mohammed si è sempre mostrato riluttante a collaborare per risolvere il caso e non ha mai neppure acconsentito a fare il test del dna.
Ieri l’inviato del programma Max Franceschelli è tornato a Racale dove si è compiuto il rapimento per intervistare le persone del luogo, ma nel corso delle riprese è accaduto l’impensabile.
LEGGI ANCHE –> Pomeriggio 5 | Ospite aggredisce verbalmente un’inviata di Barbara D’Urso, lei reagisce così
LEGGI ANCHE –> Carlo Conti torna in tv ma sua moglie gli volta le spalle: il retroscena
Scartata l’ipotesi del magnate arabo, le indagini della procura in questi lunghi anni si sono concentrate sul principale indiziato, il signor Antonio Scala che alcuni testimoni confessarono aver visto alla guida dell’apecar che portò via Mauro Romano nel 1977.
L’uomo è stato condannato nel febbraio 2020 per abusi su minori del posto ma ora è ai domiciliari nella sua casa a Taviano per motivi di salute molto gravi. I piccoli abusati da Scala spiegarono agli psicologi che il loro aguzzino disse più volte di aver rapito Romano molti anni prima per la cifra di 3 milioni di lire. Le indagini però sembrano al momento ad un punto morto nonostante la famiglia del bambino voglia far luce su quanto accaduto.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter.
Max Franceschelli e la sua troupe sul posto ieri sono riusciti ad intervistare il figlio di Scala che però li ha aggrediti dal finestrino della sua auto intimandoli che “avrebbe spaccato la telecamere e la loro testa” se non se ne fossero andati. Nessun danno effettivo ma tanta paura e ancora un mistero da risolvere che non sembra vedere fine nonostante 44 anni nell’ombra.
La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…
La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…
Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…
Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…
Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…
Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…