Roberto Lo Giudice, l’uomo accusato di omicidio occultamento e soppressione di cadavere della moglie Barbara Corvi sarà scarcerato.
Barbara Corvi scomparve da Amelia (Terni) il 27 ottobre del 2009. Per il suo omicidio, nonché per l’occultamento e la soppressione di cadavere, venne accusato il marito Roberto Lo Giudice. Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe agito spinto da motivi passionali. In esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, sarebbe stato tradotto in carcere. Contro la misura l’indagato avrebbe presentato istanza di riesame, la cui udienza si è tenuta il 20 aprile. Il Tribunale di Perugia, ha deciso di accogliere il suo ricorso, sicchè Lo Giudice sarà scarcerato.
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Barbara Corvi, riesame accolto per il marito Roberto Lo Giudice: sarà scarcerato
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Il cosiddetto Tribunale della Libertà competente, in questo caso quello di Perugia, ha accolto la richiesta di riesame presentata da Roberto Lo Giudice. L’uomo che secondo gli inquirenti avrebbe ucciso la moglie Barbara Corvi ed occultatone e soppressone il cadavere. La donna scomparve da Amelia, paese in provincia di Terni il 27 ottobre del 2009. Lo Giudice, pertanto, sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere sarà, quindi, liberato. Una decisione non condivisa dalla Procura che si era fermamente opposta. Entro 45 giorni a far data dall’udienza di revisione della misura tenutasi il 20 aprile, saranno depositate le motivazioni a fondamento della richiesta.
Secondo gli investigatori Lo Giudice avrebbe ucciso la moglie spinto dalla gelosia. Nel corso della conferenza stampa tenuta dalla Procura all’esito del suo arresto, avvenuto lo scorso 30 marzo, venne sottolineato però come a questo movente si affiancassero anche ragioni di tipo economico. In particolare allo stato di sofferenza dell’attività di ferramenta a conduzione familiare dei due.
Le indagini – affermavano gli inquirenti sempre nel corso della conferenza stampa- avrebbero portato gli inquirenti a smantellare la rete di depistaggio costruita dall’uomo per far intendere un allontanamento volontario. Contro di lui, infatti, sarebbero stati raccolti elementi di prova di una certa portata. In primis delle intercettazioni in cui l’uomo, parlando della morte della moglie avrebbe affermato di essere coinvolto anche lui nella vicenda, riporta la redazione di SkyTg24. In un’altra conversazione, sempre al vaglio degli inquirenti, un altro soggetto – ad oggi ignoto- avrebbe manifestato la propria convinzione secondo cui il corpo della donna sarebbe stato sciolto nell’acido.
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Ad essere indagato nell’ambito del caso riaperto sulla scomparsa di Barbara Corvi anche il fratello di Lo Giudice. Il fascicolo sulla donna tornò all’attenzione dopo alcune dichiarazioni rilasciate da dei collaboratori di giustizia.