Daniele Ambrosiani, il gestore del b&b in cui soggiornava Silvia, la ragazza che accusa di stupro Ciro Grillo e gli amici, racconta: “Dopo quella sera…
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Dopo le numerose polemiche che hanno seguito il video di accuse di Beppe Grillo nei confronti di Silvia, la ragazza che ha denunciato per stupro il figlio Ciro e i suoi amici, arrivano nuove testimonianze a favore della donna. A parlare è Daniele Ambrosiani, che con la sua compagna Maica, gestisce il bed&breakfast “Surfhouse” di Barrabisa, a Palau, in Gallura. La stessa struttura in cui alloggiava la ragazza con un’amica.
In una lunga intervista al Corriere della Sera, Ambrosiani ricorda quei giorni del luglio 2019, e fa chiarezza sul comportamento delle due ragazze. Le due giovani hanno dichiarato di essere andate in discoteca e di aver poi proseguito la serata a casa della famiglia Grillo, con Ciro e i suoi amici Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. I quattro ora sono accusati di violenza sessuale di gruppo per aver abusato delle due ragazze ubriache.
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Daniele Ambrosiani racconta: “Sono tornate verso le tre del pomeriggio. Avevano gli stessi vestiti della sera prima. Strano perché non erano ragazze che uscivano tutte le sere, e men che meno erano mai rimaste fuori a dormire. Sono passate veloci, occhiali scuri, testa bassa, e si sono infilate in camera“. Da allora i proprietari del b&b notano un cambiamento del loro umore, sempre più tetro, ma inizialmente credevano che la ragazze avessero litigato fra loro.
Il giorno successivo la ragazza italo-svedese, abbastanza agitata, chiede ad Ambrosiani se può usare la sua bicicletta per andare in centro a Palau. Lui si offre di darle un passaggio in macchina, ma lei rifiuta dicendo di voler andare da sola. “Ho saputo soltanto adesso che voleva andare in farmacia a prendere la pillola del giorno dopo“, spiega lui. “Solo dopo ferragosto sono arrivati due carabinieri in borghese a farci domande e abbiamo capito…Non so se è vero quello che raccontano le ragazze, ma so che quella notte di certo qualcosa è successo“.
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Intanto la Procura di Tempio Pausania, incaricata di indagare sul caso, fra pochi giorni depositerà la richiesta di rinvio a giudizio per i quattro giovani. Nel fascicolo d’indagine si ricostruisce lo stupro della ragazza italo-svedese, a cui avrebbe partecipato prima un solo ragazzo e poi gli altri, a turno. E c’è anche la descrizione delle violenze sull’altra ragazza, compiute mentre lei era incosciente. Azioni atroci, immortalate in alcuni video girati dai ragazzi col telefonino.