Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi domenica 25 aprile, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Pubblicato sul sito del Ministero della Salute il bollettino giornaliero riguardante l’epidemia da Coronavirus, diffusasi in Italia. Stando ai dati odierni, i casi di contagio complessivi salgono a 3.962.674 con un incremento di 13.158 unità rispetto a ieri. In calo ancora i soggetti attualmente positivi che ad oggi ammontano a 461.212 (-236), così come i ricoveri nei reparti di terapia intensiva (-32) che ad oggi risultano essere 2.862. Il numero dei guariti dall’inizio dell’emergenza è giunto a 3.382.224 con un incremento di 13.176 unità. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 217 decessi che hanno portato il bilancio delle vittime a 119.238.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, elimina 1 caso, positivo a test antigenico ma non confermato da tampone molecolare.
Nella giornata di ieri, come di consueto, sono stati resi noti attraverso tabella sanitaria dal Ministero della Salute i numeri riguardanti la pandemia da Covid in Italia. Come riferito, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza saliva a 3.949.517. In discesa i soggetti attualmente positivi che erano pari a 461.448. Diminuivano anche i ricoveri in terapia intensiva che ammontavano a 2.894 pazienti. Il dato dei guariti era giunto a 3.369.048. Purtroppo saliva ancora il bilancio dei decessi : il totale raggiungeva quota 119.021.
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Il Ministero della Salute ha pubblicato venerdì il bollettino sull’epidemia da coronavirus in Italia. Stando alla tabella sanitaria odierna, i casi di contagio erano saliti a 3.935.703. In calo i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 465.543 ed i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 2.979 in totale. Le persone guarite erano 3.351.461. Il bilancio delle vittime dall’inizio dell’emergenza saliva 118.699.
La Regione Calabria, si leggeva nelle note, comunicava che il numero dei casi confermati di venerdì includeva 115 soggetti positivi relativi al giorno 22 aprile 2021. L’Emilia Romagna eliminava 3 casi, positivi a test antigenico, ma non confermati da tampone molecolare.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 23 aprile: 14.761 nuovi casi e 342 decessi – VIDEO
Sarebbe di 27 morti e 46 feriti, il bilancio relativo all’esplosione registratasi in un ospedale Covid di Baghdad questa mattina. Ad innescare l’incendio una bombola d’ossigeno del reparto di terapia intensiva ove vi erano ricoverati pazienti affetti da forma grave di Covid-19.
Secondo alcune testimonianze raccolte da emittenti locali e dalla BBC, alcuni dei ricoverati all’interno del nosocomio iracheno, sono stati prontamente trasferiti in altri ospedali limitrofi. Sul web hanno iniziato a circolare immediatamente foto e video dell’accaduto. Immagini crude che immortalano i soccorritori intenti a prestare aiuto, l’ospedale in fiamme ed i pazienti in strada. Cadaveri e sopravvissuti estratti dalle macerie si distinguono nitidamente all’interno dei filmati accompagnati dal rumore assordante delle urla strazianti di chi si trovava nella struttura.
Per le autorità locali, pare che l’incendio si sia ampiamente diffuso a causa di alcune carenze del sistema di prevenzione incendi ed anche perché i materiali impiegati per la costruzione dei controsoffitti erano altamente infiammabili.
A rendere ancor più drammatico l’episodio, il fatto che alcuni dei ricoverati estratti vivi, sarebbero successivamente morti perché staccati dai ventilatori polmonari cui erano collegati. Altri, invece, a causa delle esalazioni da monossido di carbonio.
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Un dubbio che attanaglia molti quello relativo al periodo di copertura del vaccino anti-Covid. In particolare ci si chiede per quanto tempo, una volta ottenuta la somministrazione della dose, saranno presenti nell’organismo gli anticorpi.
Numerosi sono gli studi che si stanno effettuando su punto. L’ultimo, dai risultati più ottimistici, giungerebbero dall’Ema. L’Agenzia europea del farmaco avrebbe appurato che gli anticorpi resisterebbero molto di più rispetto a quanto sino ad ora verificato. A determinare la risposta, ovviamente i singoli casi. Tuttavia in linea generale, parrebbe che gli anticorpi sarebbero in grado di durare anche fino a 12 mesi.
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In forza di quelle che sarebbero le proiezioni ed i dati raccolti, si procederà alla somministrazione di richiamo. Inoltre, l’Ema ha lanciato un altro messaggio importate: non sarebbe lontano il momento in cui potremmo abbandonare le mascherine.
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