Identificati i minorenni che picchiarono una 12enne disabile in un parco di Roma. La mamma di una bulla: “Mi vergogno dell’accaduto, mia figlia pagherà”
Qualche settimana fa avevano aggredito e picchiato una ragazzina disabile in un parco di Roma Nord. Ora le quattro bulle, anch’esse minorenni, sono state identificate e rintracciate. Oltre a loro c’erano anche circa 16 ragazzini, tutti under 18, che avrebbero assistito alle violenze. La Procura dei minori indaga sul caso.
L’aggressione è emersa proprio grazie ai video registrati con gli smartphone durante l’attacco. I filmati, che hanno fatto il giro dei social, riprendono chiaramente il momento in cui la 12enne disabile è stata colpita. Prima qualche spinta, schiaffi e pugni in faccia da parte di una giovane. Poi la ragazzina viene buttata a terra e anche altri si avvicinano per infierire su di lei. In sottofondo i fischi e le urla dei coetanei che assistono alla scena.
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A parlare di quelle immagini atroci è la mamma di una bulla, che al Messaggero ha raccontato lo sconforto nel riconoscere proprio sua figlia nel volto di una di quelle ragazzine inferocite. “Sono sconvolta, frastornata, ho smesso di vivere, non ho parole. Penso solo all’altra famiglia, voglio sapere come sta la ragazzina. Noi siamo a disposizione per parlare con la mamma – continua la donna – a cui chiedo scusa un miliardo di volte. Mi sento anche io in colpa”.
La donna non usa mezze misure nel condannare le violenze perpetrate nei confronti della giovane disabile, anzi promette che la figlia affronterà le conseguenze delle sue azioni. Tuttavia vuole mettere in chiaro un dettaglio: l’aggressione non è avvenuta perché la 12enne aveva un handicap, ma per altri motivi. “Mia figlia non lo sapeva. Questo ci addolora ancor di più perché ha una sorella disabile anche lei. E posso capire cosa si prova”.
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La madre dell’assalitrice racconta la versione della figlia. Dichiara di essersi incontrata con gli amici al parco e lì avrebbero incrociato la ragazzina disabile col suo gruppo. Sarebbero volate provocazioni e insulti e quindi sarebbero arrivate alle mani.
“Non so altro, sono troppo dispiaciuta, mortificata, piena di vergogna per guardare il video e chiedere di più. Ho bisogno di elaborare, è troppo pesante”. Adesso però è sua figlia ad essere spaventata, visto che sui social ha ricevuto pesanti minacce da chi l’ha riconosciuta nell’attacco.