Un ragazzo di 32 anni, scomparso da due giorni dalla provincia di Treviso, è stato ritrovato morto in un sifone di un canale.
Sono in corso le indagini sulla morte di un ragazzo di 32 anni, il cui cadavere è stato ritrovato ieri in un sifone di collegamento con un canale a Crevada di Susegana, in provincia di Treviso. Del 32enne era stata denunciata la scomparsa dai familiari preoccupati per il suo mancato rientro. Immediatamente si è messa in moto la macchina delle ricerche, conclusesi con il tragico ritrovamento del corpo. Gli inquirenti hanno sentito un amico con il quale il ragazzo avrebbe trascorso la serata di domenica.
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Dramma a Crevada, centro abitato tra i comuni di San Pietro di Feletto e Susegana, in provincia di Treviso, dove nel pomeriggio di ieri, martedì 27 aprile, è stato ritrovato il cadavere di Alessandro Ricci, il 32enne padre di un bambino di circa un anno di cui i familiari avevano denunciato la scomparsa 24 ore prima. Dopo la denuncia, riporta la redazione de Il Corriere del Veneto, erano state avviate le ricerche, a cui hanno preso parte i vigili del fuoco, i carabinieri e la Protezione Civile. I soccorritori, ieri pomeriggio, hanno svuotato il canale Crevada ritrovando il cadavere in un sifone di collegamento.
Ancora non è chiaro quali siano le cause del decesso, ma dai primi riscontri sul corpo non è emerso alcun segno di violenza. Gli inquirenti che stanno indagando sul caso hanno ascoltato come persona informata sui fatti un ragazzo di 32 anni bellunese che avrebbe trascorso la serata tra sabato e domenica insieme a Ricci. Da quanto emerso, scrive Il Corriere del Veneto, i due sarebbero stati a casa di un amico a Collalto consumando alcolici. Successivamente, i due avrebbero raggiunto l’abitazione di un altro amico del bellunese chiedendogli di ospitarli. Giunti presso l’abitazione dell’uomo, padre di due bambini, i due avrebbero fatto talmente chiasso, forse in preda all’alcool, tanto da indurre il padrone di casa a metterli alla porta. A quel punto, Ricci ed il coetaneo si sarebbero incamminati sino a Crevada, dove poi si sarebbero divisi, ma prima Alessandro avrebbe preso lo smartphone dell’amico che era ancora carico, diversamente dal suo.
Il racconto, però, si interrompe e non è chiaro cosa possa essere successo nelle ore seguenti al 32enne. Le squadre di soccorso hanno rinvenuto lo smartphone del bellunese nelle tasche di Ricci, mentre il suo dispositivo era sul fondo del canale.
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Ora rimane, dunque, da chiarire come il 32enne sia finito nelle acque del torrente, circostanza su cui indagano gli agenti della Squadra Mobile della Polizia, coordinati dal pm Fancesca Torri.