Italia tra zone gialle e arancioni: gli aggiornamenti previsti per il 3 maggio

Alcune regioni di Italia si apprestano a cambiare nuovamente colore a partire dal 3 maggio, ecco infatti quali saranno gli aggiornamenti

Zona gialla, ristoranti aperti a cena
Covid, ristoranti (Getty Images)

Dal 26 aprile la maggior parte dell’Italia è tornata in zona gialla e molte attività hanno ripreso a lavorare. Bar e ristoranti sono tornati operativi e gli studenti sono tornati a scuola. Dal 3 maggio però potrebbero esserci ulteriori cambiamenti a seconda degli aggiornamenti del fine settimana. I contagi sono in diminuzione, ma bisogna fare attenzione: il Covid non se ne è andato.

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Italia gli ultimo aggiornamenti: qual è il verdetto?

italia aggiornamenti
(Getty Images)

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Domani 30 aprile verrà effettuato il consueto controllo da parte dell’Iss- ministero della salute e il monitoraggio potrebbe cambiare ancora una volta le carte in tavola. Le regioni che dovrebbero restare nella fascia gialla sono: Lombardia, Lazio, Toscana, Veneto, Piemonte, Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e le province autonome di Bolzano e di Trento. Quelle in zona arancione: Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta. E la Sardegna, che fino a poco tempo fa era l’unica bianca, oggi è la sola rossa. La Puglia potrebbe cambiare colore e diventare una zona più libera.

GLI AGGIORNAMENTI

Le regole pertanto restano invariate, solo a partire dal 15 maggio ci saranno ulteriori aggiornamenti come la riapertura di altre attività in zona gialla, per esempio piscine all’aperto e stabilimenti balneari e dal 1 giugno anche palestre, bar e ristoranti al chiuso. Dal 26 aprile nelle regioni gialle sono stati riaperti cinema e teatri che a seconda della grandezza non potranno ospitare più di cinquecento persone al chiuso e mille all’aperto. Nelle zone ad alto rischio invece è consentito fare attività sportiva solo ed esclusivamente all’aperto ma con almeno due metri di distanza.

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Covid curarsi casa ministero salute
Vaccino anti-Covid (Getty Images)
Intanto continua la campagna vaccinale, le prenotazioni sono state aperte anche alle fasce di età più basse ( anni 50-60) ma per il momento solo chi presenta patologie.

 

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