La campagna vaccinale avanza e il generale Figliuolo a Porta a Porta prevede: “Da fine maggio vaccini non solo per classe d’età, via libera alle aziende”
Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per l’emergenza Covid, stasera sarà ospite della trasmissione Porta a Porta. Parlerà degli importanti traguardi raggiunti sul fronte della campagna vaccinale, e soprattutto delle novità. Secondo il generale possiamo aspettarci 500mila dosi iniettate al giorno, e ci sono “le potenzialità per arrivare anche a 600-700mila”. In questo modo sei italiani su dieci saranno vaccinati entro metà luglio.
Figliuolo ha chiarito che se si procederà a questa velocità, l’immunità di gregge all’80% sarà raggiunta per la fine di settembre. Pertanto, spiega: “Si passerà un’estate abbastanza tranquilla. Fermo restando che servirà ancora utilizzare la mascherina, rispettare il distanziamento e l’igiene”. Poi l’annuncio: presto si potrebbero accantonare le classi di età per accedere al vaccino.
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Vaccini, Figliuolo: “Da fine maggio via libera alle aziende”
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Ma qual è il piano? Quando anche gli over 65 riceveranno tutti almeno una prima dose, il Governo darà la possibilità alle aziende di vaccinare il proprio personale. E quindi verrà superato il concetto di classe di età. E questa svolta non sarebbe nemmeno troppo lontana: secondo Figliuolo avverrà già verso la fine di maggio. Una previsione che tiene conto anche delle 17 milioni di dosi che dovrebbero arrivare in Italia il prossimo mese.
Sicuramente un modo per velocizzare la diffusione dei vaccini in modo efficace. “Avremo la possibilità di andare in maniera parallela e multipla – ha spiegato il generale – e vaccinare le classi in età lavorativa in modo da ridare sicurezza anche dal punto di vista economico”.
Il Governo sta pensando anche di vaccinare prioritariamente il personale del settore turistico, in vista dell’alta stagione. E al momento sono in corso interlocuzioni con i presidenti di Regione per gli abitanti delle isole minori, in cui si temono focolai anche per la mancanza di presidi sanitari.
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Il generale Figliuolo ha comunque invitato tutti alla prudenza, e soprattutto al rispetto delle regole e delle tempistiche. Occorre procedere “in maniera strutturata e ordinata – ha dichiarato – questo ci può portare ad uscirne e a far sì che tutti i cittadini si sentano figli dello stesso padre, che poi è l’Italia e la nostra Costituzione”.