Marisa Comessatti, 61 anni al momento della scomparsa, è svanita nel nulla da Laigueglia (Savona) il 21 febbraio del 2014: l’ultima volta è stata vista nel parcheggio di un supermercato.
Un giallo irrisolto quello di Marisa Comessatti, madre e nonna di 61 anni, svanita il 21 febbraio del 2014. La donna si sarebbe volatilizzata, venendo vista l’ultima volta all’interno del parcheggio di un supermercato.
La Procura di Savona, avrebbe seguito numerose piste – dal sequestro di persona al possibile coinvolgimento di un uomo che la corteggiava-. Tuttavia, dopo corpose indagini il Gip decise di archiviare il caso come un allontanamento volontario. Eppure a tale ricostruzione la sua famiglia non ha mai creduto: le figlie non si sono mai date per vinte ed hanno continuato a chiedere verità.
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Marisa Comessatti, la donna scomparsa il 21 febbraio 2014 da Laigueglia (Savona)
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Una madre splendida, una nonna amorevole, una donna impegnata nel sociale e nel volontariato. Questo e molto altro era Marisa Comessatti, la donna di 61 anni scomparsa da Laigueglia (Savona) il 21 febbraio del 2014. Rimasta vedova nel 2007, si dedicava alla cura della casa e della sua famiglia: spesso aiutava le sue figlie badando ai nipotini. Proprio quello che sarebbe dovuto accadere il giorno prima della sua scomparsa.
La sera del 20 febbraio, intorno alle 19:15 chiamò una delle sue figlie, Lara, rimanendo d’accordo con lei che l’indomani le avrebbe dato una mano con i bambini. Avrebbe dovuto recarsi a casa sua intorno alle 8, ma purtroppo non arrivò mai. La donna riferì: “ Eravamo d’accordo che mamma sarebbe venuta a casa mia il 21 febbraio di prima mattina – disse Lara stando a quanto riporta la redazione di Pop – per stare in compagnia dei miei due figli. Per raggiungermi avrebbe dovuto percorrere circa 10km con la sua Seat verde seguendo un percorso alternativo perché la via Aurelia era interrotta a causa di alcuni lavori. L’abbiamo attesa a lungo, sino a quando abbiamo capito che le potesse essere successo qualcosa di brutto”.
Provò a chiamarla, ma il suo telefono risultava essere spento. Intorno alle 8:30 Lara decide di recarsi a casa della madre, e li avrebbe trovato la porta chiusa e tutto in ordine. A mancare solo un calendario dove la donna annotava tutte le sue attività e programmi. Il panico crebbe ed iniziarono i passaparola tra i suoi conoscenti. Chiunque l’avesse vista era pregato di contattare la famiglia. La svolta arriva alle 17:30 quando l’auto di Marisa venne rinvenuta all’interno del parcheggio di un supermercato di San Bartolomeo al Mare (Imperia). Una testimone riferì di aver visto una signora – che secondo la descrizione poteva essere proprio la Comessatti- lasciarla lì.
Anche un dipendente dell’esercizio commerciale confermò. Intorno alle 7 del mattino aveva visto la donna parcheggiare. Ad averlo colpito le innumerevoli manovre che aveva effettuato. Anche un’altra persona disse di aver notato Marisa, ma poi ritrattò. In ogni caso, di lei si perse ogni traccia.
Alcune videocamere di sorveglianza la ripresero mentre entrava nel parcheggio, poi il vuoto. Ma allora, è possibile che Marisa avesse lì un appuntamento con qualcuno? Che possa essere salita su di un’altra auto?
Gli inquirenti batterono ogni pista, arrivando sino ad un uomo. Marisa Comessatti, vedova dal 2007, pare avesse intrecciato una relazione con un uomo portandola avanti per alcuni mesi. Lo rivelò alla sua migliore amica. Questa persona venne ascoltata dagli inquirenti ma non emerse nulla di rilevante dalle sue dichiarazioni.
Sul finire di marzo si riaccese una speranza quando il telefono della donna tornò a squillare. Ad accorgersene una parente che aveva provato a contattarla. Era raggiungibile, acceso, ma nessuno rispose mai a quella chiamata. Ma tanto bastò agli inquirenti i quali iniziarono a controllare i tabulati per effettuare una localizzazione delle celle. Emerse che il telefono era stato acceso in zona San Bartolomeo, tra Villa e Riva Faraldi. Anche quella pista, però, finì in un vicolo cieco.
Nel 2017 il gip Francesco Meloni, accogliendo la richiesta del pm Giovanni Battista Ferro ha archiviato il caso come allontanamento volontario.
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Nonostante la decisione, la famiglia non smette di sperare che un giorno si arriverà alla verità e che la madre possa fare ritorno a casa.