Era durata davvero poco la felicità di un muratore per la sua incredibile vincita, giunge adesso la sentenza della procura.
Un duello tra fortuna e sfortuna quello vissuto in prima linea da un muratore di origini brasiliani, residente nel nord Italia da vari anni. Dopo essersi recato dal suo rivenditore di fiducia, tentando per l’appunto la fortuna per tre settimane consecutive, l’uomo aveva acquistato due biglietti vincenti. La coppia di “Gratta e Vinci” avrebbe assicurato al muratore una somma pari a 3 milioni di euro.
Se non fosse stato per il repentino sequestro del rispettivo duo vincente, e della relativa somma di denaro, imposto dalla procura di Verona. Alla ricerca di eventuali irregolarità, gli agenti della Guardia di Finanza, hanno sottoposto i tagliandi ad accurate indagini, per poi svelare la verità sulla questione.
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Pare che inizialmente la duplice vincita, avvenuta nel mese di febbraio, fosse stata resa sospetta alle autorità per un ipotetico favoreggiamento degli addetti al rivenditore. E perciò, di una catena di favori che avessero portato in qualche modo l’uomo ad appropriarsi dei tagliandi vincenti.
La prima avvisaglia è stata messa appunto dalla “UIF“, ovvero dall’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia. Fortunatamente però, in seguito alla conclusione delle indagini portate avanti dalle Forze dell’Ordine, la procura locale ha deciso di dare ragione al muratore, legalizzando la vincita.
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Il montepremi raddoppiato è stato dunque ufficialmente definito una questione di fortuna, con nessuno imbroglio alla base. Adesso l’uomo, residente nella città di Mantova, potrà godere della sua stessa fortuna e decide di spendere la somma vinta grazie ai due “Milionari” come meglio creda sia opportuno.