L’alta funzionaria, 52 anni, è precipitata da un grattacielo. Giallo sulle dinamiche: suicidio o omicidio? Al via le indagini.
Da questa mattina (4 maggio) un’insolita aura di mistero circonda la capitale dell’Iran. Siamo nel nord del Paese; precisamente nella contea di Sheminarat, nel primo distretto del comune di Teheran, dove una alta diplomatica di nazionalità svizzera è deceduta precipitando da un grattacielo. Secondo quanto riportano i rapporti ufficiali delle autorità, la donna – la cui identità è resa nota solo tramite le iniziali del nome e cognome (S.B.) – è caduta dal diciottesimo piano. Il corpo è stato rinvenuto questo martedì ai piedi di un edificio residenziale a Kamranieh, quartiere ricco e lussuoso situato nella parte più settentrionale della capitale Teheran.
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Le dichiarazioni delle autorità locali
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Stando alle dichiarazioni della polizia nazionale, la salma è stata scoperta da un addetto alla manutenzione in un giardino adiacente all’edificio residenziale. Nonostante la vittima sia stata identificata, il suo nome non è ancora stato reso noto per intero dalle autorità. Le fonti si limitano a specificare che il cadavere appartiene a una donna svizzera di 52 anni, in servizio come dipendente di alto livello presso l’ambasciata svizzera locale. La rappresentanza diplomatica della Confederazione Elvetica a Teheran è essenziale nella comunicazione bilaterale tra Iran e Stati Uniti.
Al momento cause e dinamiche dell’accaduto sono ignote. In merito, il portavoce del servizio di soccorso nazionale Mojtaba Khalédi ha specificato che la donna è deceduta qualche ora prima del rinvenimento: omicidio o suicidio, “nessuna pista è esclusa“.
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Il Dipartimento Federale degli Affari Esteri (DFAE) e il consigliere federale Ignazio Cassis sono scioccati per la grande perdita e hanno espresso le loro più sincere condoglianze ai familiari della vittima.
Fonte Euronews