L’Europa è con Joe Biden. Lo scorso Mercoledì il Presidente degli Stati Uniti D’America ha comunicato la possibilità di revoca dei brevetti per i vaccini anti coronavirus.
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Mercoledì scorso il Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden ha comunicato di essere a favore per la revoca dei brevetti per i vaccini anti covid-19. La finalità è quella di spingere sull’acceleratore e produrre quante più dosi di vaccino possibili così da poterle distribuire nel mondo. L’approvazione dell’Unione Europea è stata lampo.
Il Premier italiano Mario Draghi sottolinea come “i vaccini sono un bene comune globale e bisogna abbattere gli ostacoli che limitano le campagne vaccinali”.
Anche la Russia risponde all’appello, il Presidente Putin appoggia totalmente Biden.
Non resta in silenzio nemmeno il Presidente francese Macron: “Dobbiamo evidentemente fare di questo vaccino un bene pubblico mondiale”.
La stessa Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, è: “pronta a discutere qualsiasi proposta che affronti la crisi del Covid e una deroga alla protezione della proprietà intellettuale» dei brevetti «per i vaccini potrebbe aiutare a raggiungere tale obiettivo”.
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La guerra sui brevetti sta per iniziare, tutte le grandi potenze mondiali fanno fronte comune
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Mezza Europa e non solo è con Biden, il Presidente degli Stati Uniti che vuole revocare i brevetti per i vaccini anti-covid così da poterli produrre in breve tempo e distribuirli nel mondo.
L’unica che non sembra essere d’accordo ed in linea con gli altri è la cancelliera tedesca Angela Merkel: “La protezione della proprietà intellettuale è una fonte di innovazione e deve rimanere tale anche in futuro”.
Dal canto loro le case farmaceutiche fanno sapere il loro disappunto e tengono ad evidenziare come la situazione sia più complessa di quello che appare. Non è una semplice questione di produzione.
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La campagna vaccinale in Italia sta procedendo bene, vengono somministrate 400mila dosi al giorno. Dal 10 maggio potranno prenotarsi al vaccino anche gli over 50.