Incredibile ritrovamento dei resti di 9 uomini di Neanderthal. Franceschini: “È straordinario”

Scoperti i resti di 9 uomini di Neanderthal al Circeo: hanno 100mila anni. Per il ministro della Cultura Dario Franceschini è un “Evento straordinario”

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(screenshot da Facebook, Ministero della Cultura)

Una nuova recentissima scoperta amplia gli orizzonti della ricerca archeologica italiana. Si tratta del rinvenimento di reperti fossili “attribuibili a nove individui di uomo di Neanderthal nel Circeo, in provincia di Latina. E non solo: sono emersi anche resti di animali dell’epoca come iena, rinoceronte, elefante, cervo gigante, dell’orso delle caverne. Un ritrovamento eccezionale, ha annunciato con entusiasmo il ministro della Cultura Dario Franceschini.

I resti sono stati rinvenuti nella Grotta Guattari a San Felice Circeo. Il sito risale al Paleolitico e fu scoperto nel 1939, oltre ottant’anni fa. La cavità prende il nome dal proprietario del terreno che scoprì l’antro e il primo antichissimo teschio. Nell’autunno del 2020, insieme alla messa in sicurezza della grotta, era partita una nuova ricerca della Soprintendenza archeologica di Frosinone e Latina, in collaborazione con l’Università di Tor Vergata, che ha portato alla luce i nuovi fossili.

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Circeo, ritrovati i resti di 9 uomini di Neanderthal. Franceschini: “Evento straordinario”

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I resti nella Grotta Guattari al Circeo (screenshot da Facebook, Ministero della Cultura)

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L’ottimo stato di conservazione e la varietà dei resti è dovuto ad un crollo, forse per un terremoto, che chiuse l’ingresso della grotta circa 60 mila anni fa. All’interno sono presenti fossili di umani, animali e vegetali che permetteranno di ricostruire la storia del basso Lazio, che l’uomo di Neanderthal abitò da 300mila a 50mila anni fa. Mario Rolfo, docente di Archeologia preistorica all’Università di Tor Vergata lo descrive come “un ambiente assolutamente unico“.

I nove nuovi individui si aggiungono ai due rinvenuti nel 1939: sono otto maschi e una femmina, risalenti ad epoche diverse. L’uomo più antico ha tra i 100mila e i 90mila anni. Per consentire maggiori approfondimenti, scavi e indagini si sono estesi anche all’esterno della grotta. Dal ritrovamento di carbone e ossa di animali consumate dal fuoco, gli archeologi ipotizzano che lì vi fosse un luogo di ritrovo fisso, dotato di un focolare.

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La Grotta Guattari al Circeo (screenshot da Facebook, Ministero della Cultura)

Mario Rubini, direttore dell’Antropologia SABAP di Frosinone e Latina, ritiene che questa sia “una scoperta importante, che getterà luce sulla storia del popolamento dell’Italia. L’uomo di Neanderthal è una tappa fondamentale dell’evoluzione umana, rappresenta il vertice di una specie ed è la prima società umana di cui possiamo parlare”.

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