Al momento la Commissione Europea non ha rinnovato il contratto con AstraZeneca per il vaccino anti-Covid. Nuovo inizio con Pfizer.
Nelle scorse settimane Bruxelles ha avviato un’azione legale contro AstraZeneca per i ritardi sulle consegne. La Commissione Europea infatti non ha (almeno al momento) rinnovato il contratto all’azienda, l’accordo tra le parti scadrà a giugno.
Il commissario al Commercio interno europeo Thierry Breton ha espressamente sottolineato come non sia un problema di qualità del prodotto piuttosto un problema di produzione.
In questa fase della pandemia ogni minuto è prezioso ed è una corsa contro il tempo.
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Non si può perdere nemmeno un attimo, L’Europa taglia fuori AstraZeneca
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Non è la qualità ma la tempistica a far indietreggiare l’Europa sul futuro rinnovo contrattuale ad AstraZeneca.
Per il momento la Commissione Europea non ha rinnovato il contratto per il vaccino anti-Covid all’azienda, la scadenza è prevista a giugno.
A parlare è Thierry Breton su France Inter, il commissario al Commercio interno europeo ha riferito: “Non abbiamo rinnovato l’ordine dopo giugno, vedremo cosa succederà. Il vaccino è molto interessante e molto buono”.
Poi ha aggiunto: “Abbiamo iniziato con Pfizer a lavorare con la seconda fase e i vaccini di seconda generazione”.
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AtraZeneca (azienda anglo-svedese) nel corso di questi mesi ha più volte ridotto le forniture ai Paesi europei lamentando problemi nei processi produttivi. All’Italia ha consegnato 6,5milioni di dosi contro i 18milioni di Pfizer-BioNTech.
Inoltre il vaccino AstraZeneca è stato anche oggetto di accuse per casi rarissimi di trombosi, sos rientrati anche grazie all’intervento dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). La decisione di sospendere la fornitura non ha nulla a che vedere con questo.