La tragedia ad alta quota risale al 15 aprile 2002, quando il Boeing 767-2J6ER precipitò su una collina vicino Pusan.
Volo Air China (Getty Images)Il disastro aereo del 15 aprile 2002 colpì la linea Air China 129, il volo che avrebbe dovuto collegare l’Aeroporto di Pechino con la stazione di Pusan-Gimhae. La rotta era stata affidata al Boeing 767-2J6ER con a bordo 166 occupanti, di cui 155 passeggeri e 11 membri dell’equipaggio. All’origine dell’incidente c’è stato un errore umano all’interno della cabina di pilotaggio. Secondo l’inchiesta, l’inosservanza del comandante fu all’origine dell’errata manovra dell’apparecchio, sensibilmente al di sotto della misura consigliata. La disattenzione fu fatale. Il bollettino delle vittime fu drammatico: 129 vittime e 37 feriti.
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Il più grave incidente nella Corea del Sud
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Il velivolo a fusoliera stretta abbandonò l’aeroporto di Pechino alle 08:37 locali (00:37 UTC). Due ore dopo, il Boeing si avvicinò all’aeroporto di destinazione a Pusan, in Corea del Sud: quel 15 aprile 2002 la stazione era circondata da una forte e violenta tempesta di pioggia e fulmini. L’autorizzazione da parte della torre di controllo arrivò alle 11:16. Durante l’avvicinamento ILS per la pista 36L, il comandante cercò di effettuare una virata di 180°, cercando di atterrare sulla stessa pista, ma nella direzione opposta.
La manovra si rivelò mortale: il cockpit perse il contatto visivo e quando i piloti si accorsero di essere fuori pista era già troppo tardi: l’aereo si schiantò sul fianco del Mount Dotdae, una collina di Pulsan. L’impatto fu violentissimo: l’aereo si spezzò in diverse parti, tra questi le ali e la coda. In seguito, la separazione dei due motori provocò l’ineluttabile incendio che si estese per tutta la fusoliera. Solo 37 persone su 166 riuscirono a salvarsi, incluso il pilota. Si tratta del primo incidente mortale occorso a un apparecchio Air China. La tragedia è ancora oggi classificata come il più grave disastro aereo in Corea del Sud.
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Il caso fu affidato alla Korea Aviation Accident Investigation Board (KAIB), il cui rapporto del 2005 attribuì la causa dell’incidente a un errore del pilota.