Pietro Conversano, meglio noto come Piero, è un Appuntato della Guardia di Finanza residente a Fasano (Brindisi), scomparso il 13 febbraio del 2019.
Pietro Conversano, conosciuto e chiamato da tutti Piero, è scomparso all’età di 51 anni il 13 febbraio del 2019 da Fasano (Brindisi). L’Appuntato della Guardia di Finanza, la sera prima di svanire nel nulla, alla moglie disse che il mattino seguente sarebbe uscito molto presto di casa per degli impegni di lavoro. In effetti uscì alle 4, quando era ancora notte, purtroppo però in seguito si scoprì che non doveva essere in servizio e che quindi non si presentò mai in caserma.
Da quella mattina di lui si è persa ogni traccia. Nel corso degli anni vi sarebbe stato un importante avvistamento e sarebbero emerse diverse prove, ma tutte le piste seguite non avrebbero condotto a Conversano. Ancora oggi la moglie chiede venga scoperta la verità sulle sue sorti.
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Pietro Conversano, l’appuntato della Guardia di Finanza scomparso il 13 febbraio 2019
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Un giubbotto nero, dei pantaloni chiari, un maglione blu e delle scarpe nere. Questi gli abiti che Pietro, meglio noto come Piero, Conversano indossava al momento della sua scomparsa avvenuta il 13 febbraio del 2019. Una storia, la sua, dai tratti misteriosi di cui si è occupata la redazione di Chi l’ha Visto? raggiungendo a pochi mesi di distanza la moglie, Catia Fumarola. La donna in quell’occasione parlò del loro rapporto, un matrimonio felice e stabile, da cui erano nati due figli. Anche la vita lavorativa del marito era soddisfacente: appuntato della Guardia di Finanza, con probità indossava la divisa delle Fiamme Gialle.
Eppure, d’un tratto, la loro ridente normalità è stata stravolta dalla sua misteriosa scomparsa. La mattina del 13 febbraio Piero Conversano è uscito di casa in piena notte dicendo alla moglie che avrebbe dovuto prendere parte ad un’operazione segreta guidata dal suo comando. Ma evidentemente si trattava di una scusa, perché quella mattina non era in programma alcun tipo di azione, anzi a lavoro lui non si sarebbe mai recato poiché non era in servizio. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, Conversano ha raggiunto Monopoli con la sua automobile, parcheggiandola vicino la Caserma dove prestava servizio.
Dopodichè avrebbe compiuto un inusuale gesto, staccando la batteria e dirigendosi alla Stazione ferroviaria. Poco prima delle 4:30 sarebbe salito a bordo di un regionale diretto a Bari. Nel capoluogo pugliese sarebbe stato ripreso da alcune telecamere, ma dopo alcuni frame che lo ritraevano anche all’esterno della stazione si sarebbe persa ogni traccia.
Raggiunta da Chi l’ha Visto?, la moglie raccontò che già aveva ricevuto il suo regalo di San Valentino. Dei trucchi. Ma allora, il dubbio sorse spontaneo: se aveva programmato i giorni futuri, perché allontanarsi di casa? Le ipotesi sul banco furono tante.
Catia Fumarola riferì che la sera prima della scomparsa, il marito non aveva quasi toccato cibo. Era come se fosse attanagliato da mille pensieri. Non parlava e prima di mettersi a letto decise di fare una doccia gelata. Un insieme di fattori valutati dalla donna come altamente negativi, soprattutto in vista della presunta operazione a cui il marito avrebbe dovuto prendere parte. Prima di uscire, Conversano diede alla moglie alcune indicazioni che lette alla luce dei fatti risultarono inquietanti. Disse “tu non mi chiamare, io non ti posso chiamare”. Ed ancora: “Catia non mi dai un besito?”.
Non avendo più sue notizie, la moglie denunciò la scomparsa e vennero avviate le indagini. Sul suo computer, nella cronologia gli inquirenti trovarono ricerche sulla Maiella, catena montuosa abruzzese. Immediatamente sorse il dubbio che quella potesse essere la sua destinazione. Ma la pista si concluse in un nulla di fatto.
Con il passare dei mesi, l’apprensione della famiglia crebbe, ma uno spiraglio di speranza si aprì all’esito di alcuni avvistamenti. Il 2 giugno una coppia di fidanzati riferì di averlo notato a Schiena d’Asino, sul versante del Morrone-Majella, vicino un rifugio. I due dissero che appena l’uomo li vide, tentò di nascondersi come per non farsi riconoscere. La coppia lo notò salire a monte intorno alle 18:30, e l’orario destò la loro curiosità in quanto sul calare della sera era più normale scendere verso valle che il contrario.
Questo avvistamento venne denunciato qualche settimana successiva, quando il ragazzo guardando la televisione finì su Chi l’ha Visto? nel momento in cui il programma trattava del caso di Conversano. Vennero attivate le ricerche in quelle zone ed anche la famiglia del finanziare si recò sul posto. Di lui, però, nessuna traccia.
Ad anni di distanza la Guardia di Finanza ha attivato le procedure per la diserzione. Un atto dovuto, riferì il legale della famiglia considerando che Conversano, di fatto, non si stava più recando a lavoro senza giustificato motivo. L’avvocato, però, volle precisare che per quanto le telecamere lo avessero ripreso allontanarsi dalla stazione volontariamente, nessuno si era concentrato sulla ricerca del motivo per il quale avrebbe dovuto lasciare i propri cari e la sua casa.
Il legale infatti raccontò, nel corso di una sua ospitata a Storie Italiane, che del finanziere erano stati trovati degli appunti che dimostravano come avesse qualche disturbo psicologico. Riferì di alcuni biglietti nei quali Conversano trascriveva pensieri tipici di una personalità disturbata. Ed in effetti, quegli scritti vennero sottoposti al vaglio di un perito, il quale confermò che l’uomo soffriva di evidenti malesseri. Una relazione che ha condotto il Giudice del Tribunale Militare a congelare il processo per diserzione avviato a carico dell’appuntato. Se da un lato le telecamere lo avevano ripreso allontanarsi con le sue gambe, dall’altro non poteva sottacersi che l’uomo fosse affetto da disturbi di carattere mentale.
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In ogni caso, ad oggi di Piero Conversano non si ha alcuna notizia. La famiglia ancora attende aggiornamenti, e spera di poterlo riabbracciare.