Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi giovedì 13 maggio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Pubblicato sul sito del Ministero della Salute l’aggiornamento sull’epidemia da Covid-19 diffusasi nel nostro Paese. Stando all’odierno bollettino, i casi di contagio complessivi sono saliti a 4.139.160 con un incremento di 8.085 unità rispetto a ieri. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che sono pari a 346.008 (-6.414), così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 1.893 in totale e 99 in meno di ieri. I guariti dall’inizio dell’emergenza giungono a 3.669.407 con un incremento di 14.295 unità. Purtroppo si aggrava ancora il bilancio delle vittime con 201 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 123.745.
La Regione Abruzzo, si legge nelle note, ha segnalato l’eliminazione di 1 caso, in quanto già segnalato da altra regione. L’Emilia Romagna ha eliminato 2 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.
Il Ministero della Salute ha pubblicato ieri sul proprio sito il consueto bollettino relativo all’epidemia da Covid-19 diffusasi nel nostro Paese. Stando ai dati, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza erano salite a 4.131.078. Continuava a decrescere il numero dei soggetti attualmente positivi pari a 352.422, così come quello dei ricoveri in terapia intensiva: 1.992 in totale. I guariti complessivi nel nostro Paese erano 3.655.112. Il bilancio totale delle vittime saliva a 123.544.
La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, eliminava 3 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare, ed 1 caso in quanto giudicato non Covid-19.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 12 maggio: 7.852 nuovi casi di contagio e 262 vittime
Aggiornato martedì dal Ministero della Salute lo stato relativo all’epidemia da Covid-19 diffusasi in Italia. Stando alla tabella sanitaria, il numero dei casi di contagio dall’inizio dell’emergenza era salito a 4.123.230. Risultavano essere ancora in calo i soggetti attualmente positivi che erano pari a 363.859, così come i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: 2.056 in totale. Il dato dei guariti era salito a 3.636.089. Purtroppo si aggravava ancora il bilancio delle vittime giunto al totale di 123.282.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, comunicava che nel totale dei decessi di lunedì erano presenti 2 casi avvenuti nei giorni scorsi. L’Emilia Romagna eliminava 3 casi dei giorni precedenti: 2 casi in quanto positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare e 1 giudicato non Covid-19. La Provincia Autonoma di Bolzano segnalava che tra i 53 nuovi casi confermati da test molecolare, 26 derivavano da test antigenici successivamente confermati da PCR.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino dell’11 maggio: 6.946 nuovi casi e 251 vittime
Pfizer replica alla decisione del Ministero della Salute italiano circa il richiamo della somministrazione della seconda dose del suo vaccino a 42 giorni. Una decisione assunta all’esito di varie consultazioni con il comitato Tecnico scientifico ed il parere del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo.
La casa farmaceutica avrebbe, infatti, affermato che non vi sarebbero prove scientifiche tali da giustificare una così lunga dilazione dei tempi tra la prima e la seconda dose, ad oggi fissato in 21/28 giorni. La decisione assunta dal Ministero sarebbe di carattere meramente pratico. Sostanzialmente si accelererebbe la campagna vaccinale con una maggior disponibilità di dosi. Una circostanza che renderebbe sempre più vicino il tanto anelato traguardo della vaccinazione del 70% della popolazione.
Sul punto si sarebbe espressa Valeria Marino, direttrice della Pfizer Italia. Il vertice della casa farmaceutica ha affermato che il vaccino è stato sviluppato per ricevere un richiamo entro 21 giorni. La possibilità di allungare questo termine non è supportato da alcuna evidenza, se non dall’esperienza del Regno Unito dove osservando i vari casi pratici si è deciso di operare in tal senso.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Pfizer ammonisce: “Nessun dato su una seconda dose dopo 42 giorni”
L’FDA (Food and Drug Adminsitration) – omologo americano dell’Aifa- ha dato il suo placet a che il vaccino Pfizer/BioNtech venga somministrato anche a soggetti di età compresa tra i 12 ed i 15 anni. Una decisione assunta all’esito di una attenta sperimentazione la quale ha mostrato come anche in questa fascia di popolazione l’efficacia del siero sia eccellente, anzi totale: del 100%.
La scelta di aprire anche ai più giovane darà di certo uno sprint alla campagna di vaccinazione, considerato che anche il mondo scuola sarà molto più tutelato.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Vaccini, negli Usa approvato Pfizer per i ragazzi fra i 12 e i 15 anni. E in Italia?
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In Italia, invece, la situazione è ben diversa. Intanto bisogna attendere, ma per il Commissario Figliuolo la giusta decisione potrebbe essere quella che da settembre le somministrazione potrebbero iniziare nelle aule di scuola.
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