Il caso di Denise Pipitone continua: che fine ha fatto la bambina scomparsa il 1 settembre 2004? Spunta una lettera anonima
Si è conclusa l’ultima puntata di Storie italiane. Eleonora Daniele ha concluso la settimana con importanti novità sul caso di Denise Pipitone. Dopo diciassette anni dalla scomparsa delle piccola, che all’epoca aveva solo quattro anni, escono fuori nuovi dettagli.
In tutto questo tempo sono stati tanti gli eventi che hanno condizionato l’indagine, prima la somiglianza con una bambina nella stazione di Milano insieme ad una famiglia Rom, poi l’accusa di Anna Corona e la figlia Jessica. Ultimamente una presunta rassomiglianza con una ragazza russa.
Piera Maggio continua a cercare e non si ferma: “Chi sa parli” così si rivolge la mamma di Denise.
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Il caso continua e i genitori non si danno per vinti: Denise Pipitone è viva. Le indagini sono ripartite dopo diciassette anni e sono uscite a galla delle intercettazioni finite all’epoca nel dimenticatoio ed è stato fatto anche un sopralluogo alla vecchia casa di Anna Corona dove è stato ritrovato un pozzo sospetto. Nessuna traccia del corpo della bambina e allora dov’è finita la piccola?
Storie italiane ha interrogato l’avvocato di famiglia Giacomo Frazzitta che in una lunga intervista ha rilasciato delle dichiarazioni molto importanti.
“Un’altra pista che non è mai stata tralasciata e che voi continuate a seguire è quella dei Rom – afferma Maria Grazia Sarrocco, inviata del programma – quella bambina che è stata vista il 18 ottobre del 2004 proprio a Milano”. Prende la parola l’avvocato: “Sì, ma noi non sappiamo se quella bambina è Denise, il problema è questo: c’è una forte somiglianza che ormai abbiamo perso – spiega – noi abbiamo fatto un determinato lavoro come attività di indagine difensiva e già da aprile abbiamo trasmesso atti in procura per un accertamento”.
Questo potrebbe portare ad una svolta del caso perché secondo la testimonianza dell’avvocato ci sarebbero delle persone pronte a parlare. E’ arrivata infatti una lettera anonima nel suo studio.
“Noi in questo momento facciamo indagini e non accusiamo nessuno – afferma Frazzitta – noi ci stiamo concentrando sulla ricerca della verità su Denise”.
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Dopo la lettera anonima arrivata all’avvocato, Piera Maggio ha subito pubblicato un post per fare l’ennesimo appello: “Mi rivolgo alla persona della lettera anonima inviata al mio legale – scrive – le chiedo di farsi sentire nei modi che lei ritenga opportuno, faccia modo di mettere fine a tutto questo dolore”.
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