Denise Pipitone, due persone stanno collaborando. Caso vicino alla svolta

Non solo la lettera anonima, adesso anche le intercettazioni potrebbero dare una svolta al caso della piccola Denise.

Denise Pipitone botola
Denise Pipitone intercettazioni (Foto Instagram)

Il caso della scomparsa della piccola Denise Pipitone da Mazara Del Vallo 17 anni fa sembra non aver tregua né per lei né tantomeno per la famiglia che in questi anni è straziata dal dolore per l’impossibilità di trovare il bando della matassa di tutto questo.

Nel corso della trasmissione “Storie Italiane”, condotta su Rai 1 da Eleonora Daniele lo scorso 11 maggio, sono state analizzate dalla Procura delle nuove intercettazioni emerse solo negli ultimi giorni, qualcosa di impensabile dopo la scomparsa della bimba avvenuta nel lontano 2004.

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“Storie Italiane”, spuntano vecchie intercettazioni della famiglia Corona

Denise Pipitone genetista dna risultati bloccati
Denise Pipitone (Foto dal web)

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Nelle ultime settimane gli investigatori stanno aumentando i controlli e le perquisizioni legate al caso di Denise Pipitone. Prima la lettera anonima arrivata nello studio dell’avvocato Frazzitta, poi la testimonianza rivalutata di Battista della Chiave, un uomo sordo che il 5 marzo 2013 aveva testimoniato come aiuto alle ricerche della bambina scomparsa.

A “Storie Italiane” però è emersa una nuova pista, alcune intercettazioni hanno fatto spuntare quattro nomi di persone che sanno qualcosa, due delle quali starebbero già collaborando per ricostruire la verità.

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Ci sono delle importanti conversazioni” – ha riferito Frizzitta. “Anche perché cambia sostanzialmente il focus. Dalla persona che era stata imputata, adesso passiamo anche ad altri soggetti. Io ho fatto riferimento a quattro persone che possono sapere qualcosa. Subito dopo il caso di Olesya ho saputo delle cose. Forse di quattro adesso sono diventate tre. Sono persone che conoscono la verità”.

“E due di loro stanno iniziando a collaborare. Due persone che hanno visto e che si sono trovate in un posto e hanno visto qualcosa. Queste due persone potrebbero collaborare, meglio tardi che mai. Bene così, visto la riapertura delle indagini sulla piccola“.

E termina spiegando di chi si tratta: “Si tratta di persone che si sono trovate al posto giusto nel momento sbagliato. Questi individui possono aiutare. Ovviamente facciamo indagini e non stiamo accusando nessuno”.

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Intercettazioni che coinvolgerebbero ancora una volta la famiglia Corona, come riferito dallo stesso ex procuratore di Marsala, Alberto Di Pisa, che si è occupato al tempo del caso.

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