Il parlamento della Federazione Russa ha approvato in prima lettura la proposta restrittiva contro le attività “terroriste ed estremiste”
Questo martedì (18 maggio) la Duma ha approvato in prima lettura il disegno di legge “anti-Navalny”. La proposta ratificata oggi prevede una lunga lista di restrizioni contro organizzazioni considerate dalle autorità locali “terroriste ed estremiste“, comprese le attività dell’associazione pro-Navalny. Dietro le sbarre dal 17 gennaio 2021, il nemico numero uno del Cremlino sta scontando la pena di 2 anni e mezzo all’interno dell’IK-3, nella severa colonia penale della regione di Vladimir, a 100 chilometri a est di Mosca.
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Da quella domenica, giorno dell’arresto all’aeroporto di Sheremetyevo – dal suo ritorno in Russia dalla Germania – il crociato anti-corruzione ha varcato la soglia di diversi centri di detenzione sparsi per l’esteso territorio della Federazione Russa. Alla notizia del peggioramento delle sue condizioni di salute tra sciopero della fame e pessima amministrazione della nuova colonia penale, il caso Navalny è presto divenuto un affare internazionale. La mobilitazione dell’Unione Europea e degli Stati Uniti è stata immediatamente freddata dal governo locale. Chiaro e conciso, il leader del Cremlino si è rivolto alla finestra dell’Occidente, invitando i membri “a non oltrepassare la linea rossa”: il Paese è intollerante a qualsiasi forma di ingerenza negli affari esteri e interni.
Le parole di Vladimir Putin non hanno però piegato i sostenitori e gli uffici di Alexei Navalny. Sin dal giorno dell’arresto dell'”orribile scheletro” di IK-3 – così si è autoritratto il capo dell’opposizione durante il collegamento con il tribunale distrettuale Babushkinsky – numerose città della Russia si sono illuminate per chiedere la sua immediata liberazione. Le manifestazioni sono state prontamente represse tra violenze e arresti. Bollate come “forme di insurrezione e disordine civile“, le proteste sono destinate a spegnersi, soprattutto se l’ultimo disegno approvato dalla Duma diverrà presto legge. Passato alla prima lettura, la proposta prevede restrizioni agli attivisti coinvolti in organizzazioni “estremiste.” Le limitazioni si estendono anche alla sfera politica, con il divieto ai “membri terroristi” di essere eletti alla camera bassa del parlamento per cinque anni.
Fonte The Moscow Times
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