Nada Cella: il giallo dell’efferato delitto di Via Marsala

Chiavari: la segretaria di un ufficio commerciale in via Marsala viene trovata agonizzante sul luogo di lavoro

Nada Cella: il delitto di via Marsala
Nada Cella (screenshot da Facebook)

Gettata sul pavimento, in un lago di sangue. Il corpo di Nadia Cella è sofferente ma ancora in vita quando il commercialista, Marco Soracco, la ritrova nella stanza che la ragazza occupava solitamente all’interno dello studio commerciale.

Un corpo massacrato sotto la furia cieca di una violenza inspiegabile, sotto i colpi di pugni, calci e di un oggetto contundente che non sarà mai ritrovato e poi scaraventato brutalmente su una superficie, probabilmente lo stesso pavimento. Siamo a Chiavari, in via Marsala, ed è il 6 maggio 1996.

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Il mistero del delitto della segretaria di Chiavari

Nada Cella: il delitto di via Marsala
Getty Images

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Nada sarà trasportata all’ospedale San Martino di Genova ma, i tentativi messi in atto per rianimarla, si riveleranno inutili. Le indagini appariranno subito difficoltose. Nessuno nel palazzo sentirà né avrà visto qualcuno e le tracce di sangue, colate sul pavimento dell’ingresso e delle scale del palazzo, saranno parzialmente lavate via, manomettendo così la scena del delitto.

Tutto appariva in perfetto ordine, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe dopo una colluttazione; non c’erano effrazioni – segno di un possibile rapporto di conoscenza tra la vittima e il suo assassino – né risulteranno tentativi di violenza sessuale.

Un primo indagato sarà proprio Marco Soracco ma, nel giro di un anno, sarà scagionato; anche gli indiziati – tra i quali il suo ex fidanzato – e le piste successive si risolveranno in breve tempo in un nulla di fatto. In questo che appare come un delitto irrisolto, saranno ben poche le cose certe, come l’orario dell’aggressione, collocato attorno alle 9.00 del mattino, e il fatto che l’aggressore non fosse un ladro, giacché non prelevò nulla dall’ufficio. Il caso è stato archiviato nel 1998, ma nel corso degli anni vi sono stati più volte tentativi di una riapertura che però non hanno prodotto risultati.

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Attualmente, una nuova possibilità potrebbe aprirsi grazie al supporto delle tecnologie odierne che si spera possano, finalmente, fare chiarezza dopo 25 anni.

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