Intervista esclusiva a Silvia Tancredi, cantante di fama internazionale che con la sua musica ha conquistato gli Stati Uniti
Silvia Tancredi è una cantante italiana di fama internazionale. Dopo essersi formata nel suo Paese ha spiccato il volo ritrovandosi in America a realizzare quello che è sempre stato il suo sogno: la musica.
La sua voce è travolgente e il suo obiettivo è quello di emozionare il pubblico che la ascolta e fa sì che il suo sogno continui. Abbiamo avuto l’occasione di parlare con Silvia che ci ha raccontato a cuore aperto tutto sulla sua passione che fin da bambina l’ha accompagnata e l’ha resa un’artista unica.
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Quando hai capito di voler diventare una cantante?
Il ricordo più lontano nel tempo risale a quando ero bambina. Avevo all’incirca 5 o 6 anni quando ebbi l’occasione di salire sul palco e accompagnata da un’orchestra mi esibii per la prima volta davanti al pubblico. L’emozione forte e indelebile di quell’istante, la fermezza e il coraggio di quella bimba si rinnovano dentro di me ogni volta che ho l’opportunità di esprimermi attraverso il canto.
La tua fama internazionale, come sei arrivata a sbarcare negli Stati Uniti?
Gli Stati Uniti sono da sempre stati il mio sogno, e la passione per la Black Music ed il Gospel mi hanno portata fino a lì. Inizialmente è stata l’America a sbarcare in Italia, nel senso che è stato proprio nel mio paese che ho iniziato a collaborare con alcune tra le voci più importanti del panorama Gospel di Harlem. In seguito, la prima occasione di volare negli USA si è presentata quando la produzione decise di fare le riprese a New York per lo shooting dei playback di uno dei miei videoclip. In effetti, da quale momento, è scoccata una scintilla che mi ha portato nel tempo a costruire la mia carriera negli Stati Uniti.
Perché proprio gli Stati Uniti?
La città di New York è stata ed è da sempre uno dei centri più importanti per la musica e per il business dello spettacolo; si respira piena libertà di espressione ed un amore profondo per l’arte, un livello di preparazione e competenza in ogni campo artistico: se hai un talento trovi chi è disposto ad ascoltarti. Inoltre, la mia grande passione per la Black Music, non poteva che portarmi a sbarcare negli USA: toccare da vicino alla culla di questa splendida musica mi ha arricchita profondamente.
L’Italia però è sempre con te, cosa ti senti di dire in questo momento così delicato per il tuo paese?
La pandemia ha costretto tutti a riflettere sulle nostre vite, a confrontarci con le nostre passioni e in alcuni casi ci ha portato o costretto a grandi cambiamenti. Credo che sia arrivato il momento di ripartire, facendo tesoro delle grandi prove a cui questo momento così difficile ci ha sottoposto.
E agli artisti in generale?
Spero che gli artisti che hanno avuto la forza di resistere, possano risollevarsi più forti di prima.
Penso che in questo momento così complicato il mondo, più che mai, abbia bisogno di riscoprire la condivisione, la socialità, e la musica in questo ha sempre avuto un ruolo centrale.
Nel tuo futuro c’è un ritorno in patria?
Mi piacerebbe molto poter tornare ad esibirmi in Italia: in questi mesi il contatto con il pubblico mi è mancato più che mai, e non vedo l’ora di poter tornare a dialogare face to face anche con la gente del mio paese.
Il tuo ultimo progetto musicale?
Un po’ come quando hai una Ferrari ferma in garage: abbiamo un intero album da pubblicare, e purtroppo la pandemia ci ha costretto ad un arresto; noi siamo pronti, però, e non vediamo l’ora di ricominciare.
Work in progress?
Stiamo lavorando per l’uscita di un nuovo singolo
BEATRICE MANOCCHIO