Duplice omicidio: coppia ritrovata morta nella loro auto

Il rinvenimento dei corpi risale a martedì 18 maggio: il marito, 73 anni, nel sedile anteriore e la moglie, 69 anni, nel bagagliaio.

 

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Ancora tante domande e poche risposte sulla scoperta che ha colpito Saint-Gilles, a Gard, dipartimento della Francia meridionale (Occitania). L’agghiacciante rinvenimento risale a martedì (18 maggio), intorno alle ore 12:00, quando la gendarmeria locale ha ritrovato senza vita una coppia di anziani all’interno della loro vettura. Secondo quanto riporta Le Parisien, le autorità locali hanno ritrovato l’uomo, 73 anni seduto in un sedile anteriore dell’abitacolo; mentre la moglie, 69 anni, era nel bagagliaio. Nei notiziari locali si legge che l’automobile era parcheggiata alla periferia del Domaine Saint-Antoine, una nota azienda vinicola della zona: a coppia abitava nella casa agricola adiacente.

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Avviate le indagini: avanza l’ipotesi del duplice omicidio

Polizia francese
Polizia francese (Getty Images)

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Le autorità locali hanno annunciato l’avvio all’inchiesta. Il luogo del crimine è costantemente pattugliato da un’ampia squadra di polizia. Gli agenti specificano che al momento “nessuna pista è esclusa“, ma tra le ipotesi più verosimili avanza quella che suggerisce l’opzione del duplice omicidio.

Secondo i primi elementi, citati da Le Midi Libre, il corpo dell’uomo riporta diverse lesioni soprattutto all’altezza della testa. Di conseguenza, il decesso potrebbe “essere stato causato da trauma cerebrale indotto”, ha precisato ulteriormente il quotidiano francese. La notizia trova conferma nelle dichiarazioni del procuratore di Nîmes Eric Maurel, il quale ha rivelato ai media che “le due vittime hanno subito considerevoli atti di violenza.

In attesa dell’esame autoptico, che è stato effettuato questo mercoledì (19 maggio), gli ispettori lasciano aperte le ricerche, precisando che la pista privilegiata resta quella del duplice omicidio, seguita da quella che bolla il caso come suicidio.

Durante la conferenza stampa, il procuratore di Nîmes ha infine annunciato di aver affidato il caso alla sezione ricerche della gendarmeria locale, con la supervisione del gruppo della polizia scientifica di Gard.

Fonte Le Parisien

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