Le destinazioni estive in Italia sono moltissime, ma non tutte regalano un soggiorno unico e una vista mozzafiato indimenticabile, scopriamo Furore
Furore è un borgo nella Costiera Amalfitana diviso tra terra e mare. Le case sono tutte a picco sul mare e regalano una vista unica. Il borgo viene definito come il paese che non c’é, per la sua caratteristica di avere le case sparse e sporgenti dalla roccia lungo il Fiordo, che non si vedono. Ha solo 719 abitanti. Nel 1997 è entrato a far parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Ed è ovviamente nominato nel club dei borghi più belli d’Italia. Il borgo è noto per uno scorcio di mare unico e meraviglioso, il Fiordo di Furore che sorge in messo a due colline donando un effetto romantico e da favola.
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Il borgo di Furore tra mare e tradizione
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A Furore un tempo erano molto forti l’industria della carta e della seta ma anche del torni e dei maccheroni. Nella località lo Schiato, c’è ancora la storica fabbrica di carta e un mulino antico che veniva utilizzato proprio per creare la carta. Oltre il mare e la tradizione delle produzioni locali, a Furore ci sono moltissime chiese da visitare. Quelle principali conservano addirittura le urne funerarie romane in marmo, scolpite e lavorate: in S.Giacomo Apostolo, S.Michele Arcangelo e S.Elia Profeta.
Altri luoghi d’interesse sono, Il Giardino della Pellerina in Contrada Gatta, l’Ecomuseo del Fiordo di Furore, il Museo su Anna Magnani e la Passeggiata dell’Amore in Contrada Cicala. Il borgo è in mezzo ad Amalfi e Positano, e racchiude infatti tutta la bellezza della Costiera Amalfitana. La conformazione del borgo è stata utile in antichità per ripararsi delle incursioni saracene, ha infatti l’aspetto di una roccaforte. Sicuramente Furore è tra i borghi campani più belli e suggestivi, è un vero e proprio paradiso immerso nella natura incontaminata. C’è mare, vegetazione e rocce bellissime.
Furore ha anche un altro lato, quello che lo rende un paese molto dipinto. Ha infatti dei murales e sculture intorno a sè e le case sono colorate. Questi Murales derivano dall’iniziativa del 1980 “Muri in cerca d’Autore”, che ha visto artisti di ogni paese creare dipinti sui muri e sculture riferendosi alla tradizione e storia del borgo.