Dall’1 giugno alcune Regioni del nostro Paese saranno collocate nella fascia di rischio più bassa, la zona bianca: quali sono e cosa cambierà per loro.
Il quadro epidemiologico sta mostrando un netto miglioramento. Complice di certo la campagna vaccinale, l’Italia sta iniziando a respirare aria di nuova libertà. A piccoli passi il Governo sta accompagnando il Paese alla riapertura, disponendo anche – in accordo con il Ministero della Salute- che le Regioni più virtuose vengano collocate in zona bianca. Una fascia dove di certo le libertà sono maggiori, a partire dal coprifuoco: misura abolita. Per non parlare dei risvolti sui vari comparti imprenditoriali.
Dal 1° giugno è consistente il numero di Regioni che finirà in zona bianca. Cosa cambia per loro?
Zona bianca, le Regioni che saranno collocate in questa fascia dall’1 giugno
Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Sardegna e Veneto. Queste dovrebbero essere le regioni che a far data dal prossimo mese saranno collocate in zona bianche.
In particolare per Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna il passaggio è segnato sul calendario per martedì 1 giugno, mentre Abruzzo, Veneto e Liguria dovrebbero effettuare il salto la settimana seguente.
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In primis in questa zona è abolito il coprifuoco. Vigenti soltanto le misure di prevenzione come l’utilizzo di mascherine ed il distanziamento interpersonale.
Una notizia accolta positivamente dai protagonisti del “successo”. Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli Venezia, riporta la redazione di Leggo, ha specificato come tale decisioni significhi molto per le attività operanti nel settore della ristorazione. In zona bianca, infatti, sarà possibile anticipare eventi come i matrimoni. Tuttavia, ci tiene a precisare che è ancora presto per poter cantar vittoria: bisognerà aspettare il monitoraggio.
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Ottimismo trapela anche da Luca Zaia, governatore del Veneto il quale parla di un premio a seguito di numerosi sacrifici. Il Presidente ha sottolineato come adesso bisogna tenere alta la guardia ed andare man mano migliorando i propri risultati.
Il Piemonte, invece, seppur non presente all’interno della lista della candidate alla “zona bianca” non si perde d’animo. Il Presidente Cirio parla del netto miglioramento registratosi all’interno dei suoi confini. Numerose province stanno registrando dati ottimali: è solo questione di tempo prima che anche il Piemonte confermi i parametri.