Nella mattinata di ieri, due scialpinisti sono morti dopo essere stati travolti da una valanga sul Gran Zebrù, tra le province di Bolzano e Sondrio.
Due scialpinisti sono morti nella mattinata di ieri mentre si trovavano sul Gran Zebrù, montagna tra le province di Bolzano e Sondrio. Le due vittime, un uomo di 47 anni ed un 55enne, sarebbero stati travolti da una valanga a 3.600 metri di quota. Insieme a loro, due amici, uno rimasto ferito e l’altro illeso. Proprio quest’ultimi hanno lanciato l’allarme contattando i soccorsi, giunti sul posto. Purtroppo al loro arrivo per le due vittime non c’è stato nulla da fare. L’uomo rimasto ferito è stato, invece, trasportato in ospedale.
Sondrio, tragedia sul Gran Zebrù: gruppo di scialpinisti travolti da una valanga, due morti
Nella tarda mattinata di ieri, mercoledì 19 maggio, una valanga ha travolto un gruppo di quattro scialpinisti bergamaschi sul Gran Zebrù, la seconda vetta più alta del Trentino sita tra le province di Bolzano e Sondrio.
Stando a quanto riporta la redazione de Il Giorno, i quattro si trovavano a circa 3.600 metri di quota, quando una massa di neve si è staccata centrandoli in pieno. Due di loro hanno perso la vita: Oscar Cavagnis, 47enne ex ciclista professionista di Vertova (Bergamo) che ha preso parte in carriera anche al Giro d’Italia, e Fernando Bergamelli, 55enne di Pradalunga. Gli altri due, uno dei quali illeso, hanno subito lanciato l’allarme.
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Sulla montagna sono arrivati a bordo degli elicotteri gli uomini del soccorso alpino e del Sagf della Guardia di Finanza che hanno avviato le operazioni di soccorso. Purtroppo, giunti sul posto, le squadre d’emergenza non hanno potuto far altro che constatare il decesso delle due vittime. Un terzo componente del gruppo, rimasto ferito, è stato trasportato presso l’ospedale di Bergamo, dove ora sarebbe ricoverato ma non in pericolo di vita.
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Ora rimane da chiarire la dinamica della tragedia, compito affidato al personale del Sagf della Guardia di Finanza che ha avviato gli accertamenti del caso. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Bolzano che, scrive Il Giorno, nelle prossime ore deciderà se disporre l’autopsia sulle salme.