L’amministrazione Biden si impegnerà a ricostruire la Striscia: lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.
La tregua sembra reggere tra Israele e Hamas. Terminato ieri (21 maggio) alle ore 2:00 locali (1:00 in Italia), il diluvio di fuoco ha smesso di irrorare i cieli dello Stato Ebraico e della Striscia di Gaza. Lo hanno dichiarato le autorità di entrambi i paesi con l’annuncio del concordato mediato dall’Egitto e dalle Nazioni Unite. Secondo quanto riportato dalla radio militare, le autorità governative non hanno assunto altri impegni oltre all’accordo di cessate il fuoco.
Alla notizia dell’interruzione del massacro, il messaggio della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è chiaro: è necessario conservare questa decisione politica da ambo le parti per mantenere salde pace e sicurezza nei due paesi. Un nuovo comunicato arriva anche dalla Casa Bianca, con l’ultima dichiarazione della portavoce Jen Psaki sull’amministrazione di Joe Biden.
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“Ora la ricostruzione di Gaza è prioritaria” – ha riferito la portavoce della Casa Bianca “Non per Hamas, ma per la popolazione palestinese.” L’annuncio conferma l’impegno politico e umanitario dell’amministrazione del leader democratico nella ricostruzione della Striscia. La notizia trova conferma anche nel comunicato del segretario di Stato americano Antony Blinken, il quale ha avuto l’occasione di intrattenere un colloquio telefonico con il Presidente dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina Abu Mazen: entrambi i politici hanno esaminato il cessate il fuoco, discutendo le misure atte a garantire la tregua in entrambi i paesi.
“Non vi è alcun cambiamento nel mio atteggiamento nei confronti di Israele” – ha riferito Joe Biden, precisando di impegnarsi finché “nell’area non ci sarà pace“; pace che può essere mantenuta attraverso l’unica via della soluzione a due stati. Secondo quanto riportano i media locali, la vita nel sud di Israele la vita sta tornando alla normalità con la graduale revoca delle misure di emergenza da parte delle autorità locali; mentre alcune insurrezioni hanno continuato a scuotere la zona della Spianata delle Moschee di Gerusalemme, nella parte est occupata da Israele.
Secondo l’ultimo bollettino rilasciato dal ministero della Salute della Palestina salgono a 248 i palestinesi uccisi durante negli ultimi 12 giorni, di cui 66 bambini e 39 donne. Oltre 1948 i feriti.
Fonte BBC
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