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Covid 19

Covid-19, il bollettino del 24 maggio: 2.490 nuovi casi di contagio e 110 vittime

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi lunedì 24 maggio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.

(Ministero della Salute)

Appena aggiornato lo stato relativo all’epidemia da Coronavirus diffusasi in Italia. Stando ai dati del bollettino del Ministero della Salute odierno, il numero dei casi di contagio è salito a 4.194.672 con un incremento di 2.490 unità rispetto a ieri. In calo, come ormai da settimane, i soggetti attualmente positivi che sono pari a 276.439 (-4.653), così come i ricoveri in terapia intensiva: 1.382 in totale e 28 in meno di ieri. I guariti  dall’inizio dell’emergenza sono 3.792.898, ossia 7.032 unità in più rispetto a ieri. Purtroppo continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime: sono 110 decessi registratisi nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 125.335.

La Regione Abruzzo, si legge nelle note, ha segnalato che il decesso comunicato in data odierna è avvenuto nei giorni scorsi. L’Emilia Romagna ha eliminato 1 caso dichiarato nei giorni precedenti, in quanto positivo al test antigenico ma non confermato da test molecolare. Il Veneto ha comunicato che in alcune province risulta dato negativo rispetto a ieri, in quanto alcuni test antigenici sono risultati non confermati da test molecolare.

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di domenica 23 maggio

Stando ai dati del Ministero della Salute relativi alla giornata di ieri, i casi di contagio erano 4.192.183.

(Getty Images)

Proseguiva il calo dei soggetti attualmente positivi che ammontavano a 281.092, così come i pazienti in terapia intensiva: 1.410 in totale. Il dato sui guariti dall’inizio dell’emergenza era giunto a 3.785.866. Il bilancio delle vittime saliva a 125.225.

La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, eliminava 2 casi dei giorni precedenti, in quanto positivi al test antigenico ma non confermati da test molecolare. La Provincia Autonoma di Bolzano segnalava che tra i 49 nuovi casi confermati da test molecolare, 7 derivavano da test antigenici successivamente confermati da PCR. Il Veneto comunicava che alcuni casi confermati da test antigenico essendo stati successivamente confermati da test molecolare erano stati riclassificati tra quest’ultimi.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 23 maggio: 3.995 nuovi casi e 72 vittime

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di sabato 22 maggio

Come di consueto, anche nella giornata di sabato il Ministero della Salute ha reso noto i numeri relativi alla pandemia da Covid in Italia. Stando alla tabella sanitaria il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era aumentato a 4.188.190. In discesa anche i soggetti attualmente positivi che erano pari a 283.744. Diminuivano anche i ricoveri in terapia intensiva pari a 1.430 pazienti. Il dato dei guariti era arrivato a 3.779.293. Purtroppo saliva ancora il bilancio dei decessi che raggiungeva il totale di 125.153.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 22 maggio: i dati della pandemia di oggi in Italia

Covid-19, quadro in miglioramento: il parere degli esperti sul prossimo futuro

Sul quello che è il prossimo futuro dell’Italia in relazione all’epidemia da Covid-19 si sono espressi numerosi esperti. Pareri che hanno dato in parte risposte ai tanti dubbi della popolazione alla fatidica domanda su quando si potrà tornare alla normalità ante Covid-19.

Il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro, si è subito concentrato sull’importanza dei vaccini. Fin quando non non sarà raggiunta la cosiddetta immunità di gregge, bisognerà procedere con cautela e non lasciarsi andare a comportamenti rischiosi. In particolare continuando a rispettare tutte le misure di prevenzione: distanziamento, evitare assembramenti e soprattutto utilizzo dei dispositivi di protezione personale. Proprio in merito all’utilità delle mascherine, Brusaferro ha ricordato come tanto servano per limitare la diffusione del Covid. Sulla questione vaccini, invece, ribadisce come quasi certamente serviranno dei richiami.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’immunologo Francesco Le Foche, il quale al Corriere della Sera, ha espresso parere analogo a quello di Brusaferro. Serve prudenza. Le riaperture disposte dal Governo sono state ponderate e calate sui dati epidemiologici quotidianamente rilevati. Fortunatamente le prospettive di alcuni modelli sono state smentite. Si parlava di un peggioramento, ma invece ciò non è fortunatamente accaduto. Le Foche si lancia poi in una previsione: entro il 2022 il Pianeta si risveglierà da questo incubo.

Il numero uno del Css Franco Locatelli è più ottimista. A suo avviso verso la metà di luglio è probabile che almeno all’aperto sarà possibile non indossare più la mascherina. Al chiuso, invece, andrà utilizzata solo se vi sono persone non vaccinate e o soggetti fragili.

Il professore, facendo eco alle parole del Commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ha chiosato ribadendo che adesso è inutile la corsa spasmodica ai vaccini.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, quadro in miglioramento: il parere degli esperti sul prossimo futuro

Bisogna rispettare i protocolli e non cercare escamotage per arrivare prima alla somministrazione. Tutti riceveranno la loro dose, adesso bisogna dare priorità ai più vulnerabili.

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