Una lite culminata in un disumano atto di violenza. Il brutale omicidio è avvenuto intorno alle 5:00 del mattino.
Ennesima lite culminata in brutale femminicidio. La tragedia si è consumata nelle prime ore di questo lunedì 24 maggio in un appartamento ad Arpajon, nel sud del dipartimento francese dell’Essonne, regione dell’Île-de-France. Erano circa le ore 5:00 del mattino quando una 30enne eritrea è stata uccisa con diversi colpi di martello da un suo connazionale.
Secondo quanto riportano i notiziari francesi, le urla della donna avrebbero svegliato sia il figlio 11enne sia l’amica. Accorsa sulla scena del crimine, la coinquilina avrebbe in seguito tentato di intervenire. Anche lei sarebbe stata aggredita dal 39enne, descritto dai media come individuo “in evidente stato confusionario a causa dell’alcol.” Secondo i primi elementi dell’indagine, le due vittime avevano deciso di “trascorrere il fine settimana” nell’abitazione dell’accusato.
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Il criminale è stato arrestato
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Secondo quanto riporta Ouest France, la tragedia è avvenuta intorno alle 5 del mattino, quando la vittima ha chiesto al suo connazionale di fare meno rumore. Adirato dalla richiesta, l’uomo ha reagito nel peggiore dei modi, uccidendo la 30enne eritrea con un atto di violenza disumana e aggredendo l’amica con la stessa arma del delitto, un martello. Durante la tragedia, i figli della 30enne eritrea – una bimba di due anni e mezzo e un bambino di 11 anni – stavano dormendo in un’altra stanza.
Il grido disperato della madre è riuscito a svegliare il ragazzo il quale – stando a quanto si legge nei media locali – “ha assistito alla scena del crimine.” L’aggressore è stato arrestato ed è stato confinato in una “cellule de dégrisement“, vale a dire una cella allestita dalla polizia per trattenere detenuti in stato confusionale a causa dell’alcol o di sostanze stupefacenti. Le circostanze del femminicidio e del tentato omicidio sono ancora poco chiare, così come i legami tra l’aggressore e le due vittime.
“Non sappiamo con certezza se il criminale sia effettivamente un membro della famiglia o un semplice conoscente.“, ha specificato il portavoce della procura di Evry.
Fonte Ouest France