Ucciso e smembrato dai genitori, orrore e sgomento per la morte di un regista

Ucciso e smembrato dai genitori. La storia che stiamo per raccontarvi ha dell’incredibile, intrisa di mistero, di orrore e di turbamento ha lasciato senza parole un intero Paese che stenta a crederci.

Delitto d’onore in Iran, dove un noto regista Babak Khorramdin di 47 anni è stato ucciso in un modo agghiacciante dai suoi genitori. Il corpo è stato ritrovato in un cassonetto della spazzatura, smembrato e dilaniato.

Gli anziani genitori hanno confessato, messi alle strette dalla polizia, di aver ucciso alla stesso modo, diversi anni fa, la figlia ed il genero. Orrore nell’orrore.

Il regista si era laureato nel 2009 in cinema all’Università di Teheran, si era trasferito a Londra per fare carriera e cercare fortuna. Una volta tornato in Iran si è dato anima e corpo all’insegnamento.

Il disagio con i genitori nasce dal fatto che a 47 anni non si era ancora sposato e che frequentasse più di una donna.

Fratello, sorella e genero, uccisi e sventrati dai genitori. Violenza inaudita

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —> “Che sogno!” Antonella Elia è bellissima in spiaggia: è il desiderio di molti – FOTO

Il corpo di Babak Khorramdin è stato ritrovato nei cassonetti della spazzatura, in una valigia e in alcuni sacchetti. La polizia l’ha identificato grazie alle impronti digitali, le sue mani erano state amputate e gettate insieme ad altri resti.
Una volta scoperta la sua identità la polizia è andata a casa dei genitori, Iran Khorramdin, 74 anni, e Akbar Khorramdin, di 81, gli investigatori hanno trovato prove del delitto ed hanno confessato.
Nessun pentimento da parte degli anziani, che con opulenza hanno raccontato la dinamica.
Era un venerdì quando la madre di Babak Khorramdin ha cucinato del pollo imbottito di sonnifero, il regista però non l’ha mangiato ed è andato a dormire. Il cibo era stato riposto in frigorifero al fine di essere consumato il giorno dopo dalla vittima e così è stato. Una volta mangiato il regista si è addormentato. A quel punto i due anziani lo hanno legato su una sedia con un sacchetto di plastica in testa e lo hanno pugnalato ripetutamente. Hanno portato il corpo in bagno, lo hanno smembrato ed amputato, lo hanno divisivo in sacchetti e lo hanno gettato nel cassonetto.
Nell’interrogatorio i due anziani hanno confessato di aver ucciso anche la loro figlia ( a loro dire drogata) e il loro genero (a loro dire violento). Non c’è stato rimorso da parte dei genitori, il padre all’udienza in tribunale ha detto: “Non mi pento di quello che ho fatto con la collaborazione di mia moglie. Erano corrotti e ringrazio Dio”.
I genitori rischiano la pena di morte.
Gestione cookie