“La vita in diretta”, caso Denise Pipitone: “Anna Corona non ha un alibi”

Durante la puntata de “La vita in diretta” del 25 maggio, la giornalista Lucilla Masucci intervista in esclusiva Francesca Adamo, collega di lavoro di Anna Corona che per la prima volta svela dei particolari inediti e clamorosi.

 

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Francesca Adamo, amica di Anna Corona e collega di lavoro durante quel primo settembre 2004, quando la piccola Denise Pipitone fu rapita da Mazzara Del Vallo mentre giocava davanti il garage della nonna materna, fornisce dei dettagli clamorosi.

Una testimonianza clamorosa: parla l’ex collega di Anna Corona

Sono una sua collega. Io lavoravo in lavanderia e quel giorno sono venute entrambe le sue figlie. Non ricordo se sono arrivate prima di pranzo o dopo pranzo“. Esordisce così Francesca Adamo, l’ex collega di Anna Corona, incalzata dalla giornalista di Rai Uno Lucilla Masucci.

 

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La giornalista chiede alla donna come mai non avesse raccontato questo particolare alla polizia e lei risponde: “Non ci ho fatto caso, i giorni lì dentro sono tutti uguali“. La giornalista de “La vita in diretta” controbatte e spiega alla donna che il primo settembre del 2004 non è un giorno come tutti gli altri ma il giorno in cui è scomparsa Denise Pipitone.

Francesca Adamo prosegue: “Quel giorno le figlie di Anna Corona sono arrivate con lo scooter e avevano un sacchetto con delle giacche, le hanno provate e se ne sono andate. Si sono trattenute cinque o dieci minuti“.

Poi una domanda che sorprende la signora Francesca Adamo che si mostra molto agitata. “Fino a che ora ha lavorato Anna Corona?”, chiede la giornalista. “Io non lo so se è uscita e a che ora“.

A questo punto si arriva a un momento molto delicato dell’intervista in cui la giornalista chiede alla donna se è stata lei a firmare al posto di Anna Corona e lei risponde: “Dobbiamo capire se io ho messo la firma o l’orario. Per quanto mi riguarda io ho messo la firma, me lo ha chiesto Anna. Quando però non me lo ricordo di preciso. Anna non mi ha detto perché quel giorno avrei dovuto mettere la sua firma. Io ho fatto solo una cortesia a una collega, non ho mentito, non sono una complice di Anna Corona“.

La criminologa Roberta Bruzzone in collegamento con il conduttore Alberto Matano sgrana gli occhi e poi dice: “Questa signora dice delle cose utilissime, lei dà un’altra versione ancora con passaggi mai stati trasmessi agli atti. Ci dice chiaro e tondo che è stata l’unica volta che lei ha inserito la firma della Corona. Questa intervista mi aspetto che venga acquisita in procura. Finalmente abbiamo messo un punto su una circostanza: Anna Corona per quel giorno non ha un alibi“.

Alberto Matano ribadisce che è incredibile che tutto questo avvenga dopo 17 anni dalla scomparsa della piccola Denise Pipitone, il primo settembre 2004.

A cosa possono portare dunque questi documenti? “Un’indagine di questo tipo – dice la Bruzzone – passa per la verifica degli alibi e questo è un passaggio fondamentale. La signora è oggi una fonte di informazioni fondamentale per stabilire dove fosse esattamente Anna Corona in un intervallo temporale critico per quanto riguarda il rapimento. Quello che ha detto alla giornalista dovrà raccontarlo molto presto ai magistrati in maniera assai più precisa e dettagliata“.

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