Scomparsi | Marco Ferrai, il ragazzo svanito nel nulla ed i genitori uccisi dopo due mesi

Marco Ferrai aveva 27 anni quando è scomparso nel nulla da Tortolì (Nuoro) il 21 settembre del 2004: i genitori, messisi ad indagare, sono stati uccisi due mesi dopo.

Marco Ferrai
Marco Ferrai (Chi l’ha visto?)

Un giallo nel giallo quello di Marco Ferrai, un giovane di 27 anni svanito nel nulla da Tortolì (Nuoro) il 21 settembre del 2004. Un caso di scomparsa che si lega ad un duplice omicidio: quello dei suoi genitori. La coppia di coniugi, messasi ad indagare privatamente, venne freddata a colpi di arma da fuoco nel mese di dicembre. Cosa si nasconde dietro questa tragedia? Cosa avevano scoperto? E soprattutto cosa ne è stato di Marco?

Marco Ferrai, scomparso da Tortolì (Nuoro) il 21 settembre del 2004

Un caso agghiacciante quello di Marco Ferrai a cui si lega il duplice omicidio dei genitori avvenuto a soli due mesi di distanza dalla sua sparizione.

Carabinieri
Carabinieri (Oleg Kozlov – Adobe Stock)

Una storia che ha inizio il 21 settembre del 2004 quando il ragazzo, secondo quanto riferito dal padre all’epoca, doveva recarsi a cena a casa di un suo amico. Intorno alle 19 una persona a bordo di un’utilitaria grigia sarebbe passato a prendere Marco e da quel momento di lui non si ebbe più alcuna notizia. Sarebbe uscito di casa senza cambiarsi, mantenendo addosso i vestiti utilizzati sul luogo di lavoro. Circostanza alquanto insolita considerato che sempre, prima di uscire, era solito cambiarsi.

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Non avendo più sue notizie si attivò la macchina delle ricerche. Dapprima tutte le attenzioni vennero rivolte in una zona ostica al transito. Un luogo, però, dove era stato tracciato il cellulare – mai ritrovato- del ragazzo prima che la batteria si scaricasse.

A rendere questa vicenda ancor più complessa una particolare coincidenza. I fatti si sarebbero svolti a poche ore di distanza dall’assalto ad un distaccamento militare nel corso del quale erano stati trafugati ben tredici fucili da parte di tre uomini.

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Una storia dai contorni oscuri che lo diventa ancor di più dopo con il passare del tempo. Soprattutto dopo che i genitori del ragazzo si misero ad indagare per conto loro. Il mese successivo la macchina di Nino Ferrai, padre del giovane, venne incendiata. A tale atto seguirono poi numerose minacce. Un’escalation di violenza che culminerà purtroppo nel più atroce dei crimini.

Il 3 dicembre del 2004, infatti, la coppia di coniugi venne freddata a colpi d’arma da fuoco davanti la propria abitazione sita a pochi passi dall’aeroporto di Tortolì. Nino Ferrai morì sul colpo, mentre sua moglie perse la vita dopo un’agonia in ospedale dove venne trasportata d’urgenza. Una tragedia quasi annunciata considerato che un uomo, poco tempo prima, raggiunto dai microfoni della nota trasmissione di “Chi l’ha visto?” – occupatasi del caso- aveva detto che Nino Ferrai stava mettendo a repentaglio la propria vita e che Marco era stato ucciso.

Il duplice omicidio dei coniugi Ferrai: le parole della figlia

A parlare del dramma familiare Angela, sorella di Marco e figlia della coppia di coniugi uccisa. La donna venne sentita nell’ambito del processo della morte dei suoi genitori incardinato presso la Corte d’Assise di Cagliari. Un duplice omicidio inserito all’interno di un’indagine più ampia ribattezzata delitti dell’Ogliastra scaturiti proprio dopo l’assalto al portavalori avvenuto il 21 settembre 2004.

Un esame testimoniale sofferto, duro da superare psicologicamente per la donna la quale riferì che all’epoca dei fatti disse al marito di non lanciarsi nelle ricerche. Avevano figli piccoli e non voleva che rimanesse coinvolto in fatti incresciosi.

Angela Ferrai disse una cosa che sconvolse tutti i presenti in aula. Il 3 dicembre del 2004 appresa la notizia che i genitori erano stati uccisi, la prima cosa che pensò fu il fatto che avessero scoperto la verità e che forse sapevano chi era il responsabile della sparizione del fratello.

Sul banco degli imputati per la morte di Nino Ferrai e Mariangela anche Luigi Piras, un uomo di 48 anni. L’altro sospettato, Cesare Balzano venne ucciso il 4 agosto del 2019. Era una delle persone secondo gli inquirenti ad aver assaltato il portavalori militare da cui vennero trafugati i 13 mitragliatori.

Nel corso del dibattimento – ancor oggi attivo- emerse che il fucile che aveva sparato ai due coniugi era lo stesso utilizzato anni prima per un altro omicidio. Non solo, un testimone riferì che Marco Ferrai secondo alcune voci frequentava persone poco raccomandabili. Secondo la ricostruzione degli investigatori il ragazzo scomparso morì durante l’assalto al portavalori ed i suoi genitori poco dopo perché avevano scoperto qualcosa.

Tribunale
(Getty Images)

Ad oggi il corpo di Marco Ferrai non è stato rinvenuto. La sorella Angela è l’unica superstite della famiglia ed ancora cerca verità.

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