Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi mercoledì 26 maggio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Aggiornato dal Ministero della Salute lo stato dell’epidemia da Coronavirus diffusasi in Italia. Stando al bollettino odierno, il numero delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza è salito a 4.201.827 con un incremento di 3.937 unità rispetto a ieri. Decrescono ancora i soggetti attualmente positivi che sono pari a 260.029 (-8.116), così come i ricoveri in terapia intensiva: 1.278 in totale e 45 in meno di ieri. I guariti sono 3.816.176, ossia 11.930 unità in più rispetto a ieri. Purtroppo continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime con 121 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 125.622.
La Regione Abruzzo, si legge nelle note, ha comunicato che il totale dei nuovi positivi comprende 15 casi relativi a prelievi effettuati dal 16 al 24 maggio e non precedentemente comunicati dalla Asl dell’Aquila per problemi tecnici. Inoltre 1 dei decessi segnalati oggi è avvenuto nei giorni scorsi. L’Emilia Romagna ha sottratto 2 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.
Il Ministero della Salute ha fornito ieri i dati aggiornati dell’epidemia da Coronavirus diffusasi in Italia. Stando al bollettino, il numero dei casi di contagio era salito a 4.197.892. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che erano pari a 268.145 così come i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: 1.323 in totale. Il numero delle persone guarite dall’inizio dell’emergenza era giunto a 3.804.246. Il bilancio totale delle vittime saliva a 125.501.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, comunicava che nel totale dei nuovi positivi vi erao 18 casi relativi ai giorni precedenti e 1 dei decessi comunicati era avvenuto nei giorni scorsi. L’Emilia Romagna eliminava 4 casi dichiarati nei giorni precedenti, in quanto positivi al test antigenico ma non confermati da test molecolare.
La Provincia Autonoma di Bolzano precisava che tra i 16 nuovi casi confermati da test molecolare, 3 derivavano da test antigenici successivamente confermati da PCR. Infine, il Veneto comunicava che alcuni casi confermati da test antigenico essendo stati successivamente confermati da test molecolare erano stati riclassificati tra quest’ultimi.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 25 maggio: 3.224 nuovi casi e 166 decessi
Aggiornato lunedì lo stato relativo all’epidemia da Coronavirus diffusasi in Italia. Stando ai dati del bollettino del Ministero della Salute, il numero dei casi di contagio era salito a 4.194.672. In calo, come ormai da settimane, i soggetti attualmente positivi che erano pari a 276.439, così come i ricoveri in terapia intensiva: 1.382 in totale. I guariti dall’inizio dell’emergenza erano 3.792.898. Il bilancio totale delle vittime saliva a 125.335.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, segnalava che il decesso comunicato domenica era avvenuto nei giorni scorsi. L’Emilia Romagna eliminava 1 caso dichiarato nei giorni precedenti, in quanto positivo al test antigenico ma non confermato da test molecolare. Il Veneto comunicava che in alcune province risultava dato negativo rispetto a domenica, in quanto alcuni test antigenici erano risultati non confermati da test molecolare.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 24 maggio: 2.490 nuovi casi di contagio e 110 vittime
A Lughignano, frazione di Casale sul Sile, in provincia di Treviso si è verificato un increscioso episodio, tale solo per il risvolto che ha avuto la vicenda. Un carabiniere si è recato presso il punto vaccinale al fine di ricevere la propria dose. Una volta giunto il suo turno l’infermiera incaricata dell’inoculazione avrebbe inserito l’ago, salvo poi gettare nel cassonetto dei rifiuti la siringa ancora piena.
Una circostanza che ha immediatamente allertato il militare. Chiamati i colleghi, il bidone è stato posto sotto sequestro ed in effetti al suo interno è stato rinvenuto quanto temuto dal carabiniere. Tuttavia, sempre all’interno del medesimo contenitore sono state trovate altre siringhe, tutte vuote. Ciò significa che la temuta ipotesi che l’infermiera potesse essere una no-vax che faceva solo credere di aver somministrato il vaccino in realtà si sarebbe trattata solo di un malinteso.
Con ogni probabilità il gesto sarebbe collegato ad uno stato di stanchezza ingenerata con ogni probabilità dal lungo turno di lavoro.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid19. Infermiera getta siringa piena di vaccino: denunciata da un carabiniere
Al di là di tali episodi, che lo si ripete peraltro nel caso specifico solo frutto di un malinteso, la campagna vaccinale procede spedita. I numeri dei soggetti vaccinati aumentano di giorno in giorno e di conseguenza anche la copertura della popolazione.
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