Il giornalista Paolo Brosio ha voluto dire la sua sulla questione che in questi giorni ha coinvolto il gruppo comico The Jackal
Paolo Brosio ha detto la sua su quanto accaduto alla Partita del cuore con Aurora Leone del gruppo comico The Jackal. Brosio ha preso le difese del direttore generale della Nazionale Cantanti, Gian Luca Pecchini. Che dopo l’accaduto e la denuncia dei The Jackal si è dimesso dal suo ruolo. Secondo l’opinionista, che conosce da moltissimi anni Pecchini e lo definisce un uomo per bene, educato e con grandi valori cristiani, si è trattato di un fraintendimento. Infatti a suo dire la donna non poteva stare al tavolo in questione non perché fosse donna. Ma perché non era stata convocata nella Nazionale cantanti.
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Secondo l’opinionista ad oggi in molti sono pronti a puntare il dito contro qualcun altro con molta facilità e metterlo alla gogna per motivi poco rilevanti. Lui sarebbe infatti contrario anche alla nuova proposta di legge ddl Zan. Di cui si è dibattuto molto in quest’ultimo periodo. L’opinionista sostiene che il motivo del suo non accettare la legge dipenda dal fatto che è talmente generico, che si rischia di essere denunciati penalmente per qualsiasi cosa si dica. Il disegno di legge proposto da Alessandro Zan ha lo scopo di combattere ogni forma di discriminazione e violenza per motivi che riguardano il sesso, il genere o l’orientamento sessuale ma anche la disabilità.
La legge prevede carcere e multe molto alte per chi compie atti discriminatori di qualsiasi natura, basati su sesso, genere, disabilità e orientamento sessuale. Insomma il problema non sarebbe la legge che persegue una battaglia giusta e fondata, ma il taglio troppo generalista che rischia di rendere impossibile dialoghi e il diritto di esprimere la propria opinione, secondo Brosio. Per quanto riguarda invece la storia di Aurora Leone, non è andata proprio come raccontata dal giornalista. La donna infatti è stata costretta ad alzarsi dal tavolo della Nazionale cantanti, con modi poco eleganti e con riferimenti palesi e inequivocabile al suo genere. Alcune parole dette infatti sarebbero state:“Sei una donna non puoi stare qui, non puoi giocare a calcio, dai non farmi dire perché non puoi stare qua”.
Frasi assolutamente offensive e che nulla hanno a che vedere con la convocazione alla Nazionale cantanti. Ad aver detto queste frasi a quanto pare, sarebbero stati dei volontari presenti all’evento. Dai quali il Direttore ha preso le dovute distanze. Ma in ogni caso il danno è stato fatto. Per questo motivo infatti il noto cantante Eros Ramazzotti non è voluto scendere in campo. La Leone ha invece condiviso un post toccante su facebook spiegando che è sin da piccola che gioca a calcio e sta in mezzo ai maschi. E che non essere potuta scendere in campo è stata una sofferenza per lei.
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