L’Istituto superiore di sanità oggi pubblicherà il monitoraggio sull’andamento dell’epidemia da Covid-19, i cui dati potrebbero comportare cambi di colore per le Regioni.
Nella giornata di oggi, arriverà il consueto monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità in merito all’epidemia da Covid-19, diffusasi in Italia. I risultati del report potrebbero portare ad un cambio di colorazione, con relativi allentamenti o rafforzamenti delle restrizioni, per le Regioni del nostro Paese. Al momento tutto il territorio nazionale si trova collocato in zona gialla, ma dalle prime stime si va verso un graduale passaggio verso la zona bianca di alcune Regioni i cui dati sembrano essere confortanti.
Covid-19, oggi il monitoraggio dell’Iss: le regioni che verranno collocate in zona bianca
L’Istituto superiore di sanità nel pomeriggio di oggi, venerdì 28 maggio, renderà noto il monitoraggio sull’andamento epidemiologico nel nostro Paese. Una volta diffusi i dati, il Ministero della Salute potrà disporre eventuali modifiche per le Regioni italiane in termini di collocazione nelle fasce di rischio.
Al momento la situazione è in netto miglioramento con il calo dei casi di contagio e la riduzione dei ricoveri nei reparti di terapie intensiva. Per questa ragione, ad oggi, tutte sono state inserite in fascia gialla, ma già da martedì, secondo le indicazioni del Governo, potranno passare nella fascia di minor rischio: la zona bianca.
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Si tratta di Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, dove i dati sono meno preoccupanti rispetto agli scorsi mesi, ed il cui allentamento delle restrizioni potrebbe arrivare già da lunedì 31 maggio. Per il resto del nostro Paese, riporta la redazione di Today, non dovrebbero esserci altri cambiamenti con la conferma della zona gialla.
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Le variazioni potrebbero arrivare dalla seconda settimana del prossimo mese, quando, considerando i dati attuali, altre regioni potrebbero essere collocate in zona bianca. Nel dettaglio si parla di Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria. Lunedì 14 giugno a passare nella fascia di minor rischio potrebbero essere Lombardia, Piemonte, Lazio, Emilia-Romagna, provincia autonoma di Trento e Puglia. Entro la fine di giugno, toccherà alle regioni restanti.
Per confermare il passaggio, nonostante il quadro epidemiologico dei territori in questione è in netto miglioramento, serviranno tre monitoraggi consecutivi che indichino dati sotto la soglia con un rischio basso di diffusione del contagio.