Saman, la ragazza pakistana scomparsa da un mese: svolta agghiacciante nel caso

Svolta nel caso di scomparsa di Saman Abbas, la ragazza di origini pakistane scomparsa alla fine del mese di aprile: un video rivela inquietante particolare.

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Carabinieri I(Andriy Blokhin – Adobe Stock)

Si era opposta ad un matrimonio combinato nel suo Paese d’origine, il Pakistan, Saman Abbas. A soli 18 anni aveva avuto la forza di dire no ad una concezione ormai arcaica ed anacronista della figura della donna. Per tale ragione lo scorso novembre era stata allontanata dalla sua famiglia ed aveva trovato riparo in una struttura in provincia di Bologna. Purtroppo, però, alla fine del mese di aprile di lei si sono perse le tracce. Oggi una drammatica svolta nel caso proveniente da alcune immagini riprese da delle telecamere di sorveglianza.

Saman Abbas scomparsa il 29 aprile, svolta nelle indagini grazie ad un video

Dei sistemi di videosorveglianza hanno ripreso delle immagini agghiaccianti. Il 29 aprile, giorno della scomparsa, poco prima delle 19:30 tre uomini sono stati immortalati in circostanze sospette.

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(bepsphoto – Adobe Stock)

Avevano con sé due pale, un secchiello ed un tirachiodi, nonché un altro attrezzo non ancora identificato. I tre camminavano verso il retro dell’abitazione di Saman e riapparivano solo intorno alle 22.

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Delle nuove prove, acquisite dai carabinieri, che corroborano sempre di più l’ipotesi che la ragazza possa essere stata uccisa. Saman nel novembre dello scorso anno era stata costretta dalla sua famiglia a far rientro in Pakistan per convolare a nozze con un parente. Una scelta che lei non aveva accettato, tanto da essere trasferita all’interno di una comunità in provincia di Bologna dove pare abbia iniziato ad adottare costumi occidentali. In una foto è ritratta senza hijab ed occhiali con piercing ed un tenero sorriso.

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L’11 aprile però era tornata nella sua casa di Novellara. Le autorità, preso atto del suo allontanamento dall’inizio del mese di maggio hanno iniziato a cercarla per collocarla in un’altra struttura. Nessun riscontro, però, né di lei né dei genitori all’interno della loro abitazione. In prima battuta venne avanzata l’ipotesi del sequestro di persona, poi quella dell’omicidio. All’esito di più approfondite verifiche, però, sarebbe emerso – riporta la redazione di Leggo– che a rimpatriare sarebbero stati solo i suoi familiari. Di lei nelle liste aeree non vi è traccia.

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Carabinieri (mino21 – Adobe Stock)

La Procura di Reggio Emilia ha quindi fatto scattare le ricerche dei parenti, ed in Italia si è iniziato a cercare anche il possibile cadavere della ragazza. Sono stati setacciati fiumi, campagne, impiegate le squadre cinofile. Nulla però ha dato un risultato.

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