Denise Pipitone, parla Piera Maggio: “Siamo all’epilogo”

Novità sul caso della bambina scomparsa nel 2004: i nuovi elementi emersi nella puntata di Quarto Grado di venerdì 28 maggio.

Ancora novità sul caso Denise Pipitone, la bambina scomparsa in un piccolo paesino di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Da quel 1° settembre 2004, la sparizione della piccola Denise continua a scuotere la nazione, che desidera e spera ancora di “arrivare alla fine di questa vicenda”. L’Italia è insieme a Piera Maggio, la quale ha deciso di uscire dal silenzio e accennare alcune novità sui social networks. Il vento del cambiamento ha iniziato a soffiare dalla ricezione della lettera anonima prima al legale Giacomo Frazzitta e in seguito al noto programma “Chi l’ha visto?“. Intimato dall’avvocato della famiglia Pipitone a svelare la propria identità, l’autore della missiva ha finalmente un volto. Un punto di svolta? Scopriamolo insieme.

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Secondo quanto ha riferito il penalista, l’autore della lettera ha ben accolto il suo precedente invito e si è presentato nel suo studio. Stando a quanto si legge nel notiziario sicilia.it, il testimone non più anonimo della missiva ha dichiarato di aver visto Denise Pipitone. L’autore della lettera vive attualmente a Trapani; ma allora, ben 17 anni fa, risiedeva proprio a Mazara del Vallo, dove la bimba di 4 anni è scomparsa. La sua versione dei fatti ha visto Denise a bordo di una vettura con 3 persone.

Le ricostruzioni rivelano che al momento del sequestro, la piccola Denise piangeva e cercava disperatamente l’aiuto della mamma. Il testimone ha inoltre rivelato ai media di aver preferito il silenzio per paura di potenziali ritorsioni. L’alone di mistero non vuole ancora abbandonare l’intricato caso di Denise. Tuttavia, una nuova svolta sta avvenendo nella Procura di Marsala, il cui comunicato annuncia l’apertura dell’inchiesta sia su Anna Corona – ex moglie del padre naturale di Denise – e sia su Giuseppe Della Chiave – nipote del testimone sordomuto Battista – il quale aveva confessato di aver notato la bimba all’interno di un capannone di Mazara del Vallo.

Nel post pubblicato oggi (sabato 29 maggio), Piera Maggio ha abbracciato l’Italia e ha espresso al web la sua felicità per la riapertura di un caso che la nazione non è mai riuscita a dimenticare. La pazienza e l’impegno del Paese nella ricerca deve essere e sarà “ripagata.

Fonte Sicilia.it

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