Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi lunedì 31 maggio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha pubblicato sul proprio sito il consueto bollettino giornaliero relativo all’epidemia da Coronavirus diffusasi in Italia. Stando ai dati odierni, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 4.217.821 con un incremento di 1.820 unità rispetto a ieri. Ancora in calo il numero dei soggetti attualmente positivi pari a 233.674 (-4.622) così come quello relativo ai ricoveri in terapia intensiva che ammontano a 1.033 (-28). Le persone guarite salgono a 3.858.019, ossia 6.358 unità in più rispetto a ieri. Purtroppo continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime con 82 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 126.128.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha segnalato che dai casi totali sono stati eliminati 2 casi, 1 positivo a test antigenico ma non confermato da tampone molecolare e 1 giudicato non Covid-19.
Nuovo aggiornamento ieri sullo stato dell’epidemia da Coronavirus diffusasi in Italia. Stando al bollettino del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 4.216.003.
Risultavano essere ancora in calo i soggetti attualmente positivi pari a 238.296 ed i pazienti ricoverati in terapia intensiva che ammontavano a 1.061. I guariti complessivi salivano a 3.851.661. Il bilancio totale delle vittime saliva a 126.046.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, segnalava che dai casi comunicati è stato eliminato un caso, in quanto duplicato.
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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di sabato 29 maggio
Come di consueto anche sabato sono stati resi noti i numeri relativi all’epidemia da Covid in Italia. Attraverso tabella sanitaria dal Ministero della Salute è emerso che le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era salito a 4.213.055. In discesa i soggetti attualmente positivi che erano pari a 241.966. Diminuivano anche i ricoveri in terapia intensiva pari a 1.095 pazienti. Il dato dei guariti era giunto a 3.845.087. Purtroppo saliva ancora il bilancio dei decessi per un totale di 126.002.
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Vaccino: sospesi trenta no vax attivi in ambito sanitario
La campagna vaccinale procede senza soluzione di continuità ed i risultati pare siano evidenti. L’indice di contagio è sceso ben sotto la soglia critica dell’1 e le terapie intensive si stanno svuotando. Complici anche le misure di prevenzione e le disposizioni attuate dal Governo in tema riaperture.
Le buone notizie continuano poi ad inanellarsi: dal prossimo 10 giugno, infatti, le vaccinazioni saranno aperte a tutti. Eppure se da un lato c’è chi non vede l’ora di prenotarsi, dall’altro c’è chi invece si rifiuta. Sia chiaro vaccinarsi è una scelta, non obbligo. O meglio, non per tutti. Perché gli operatori sanitari e tutti coloro che gravitano nel settore sanità è divenuta una condizione necessaria per poter esercitare la professione. Nonostante ciò, però, alcuni dipendenti dell’Asp di Ragusa si sarebbero rifiutati nonostante le ultime misure contenute nel dl di aprile che impone loro la somministrazione della dose.
È così che la struttura ha deciso di sospenderli. Dopo un “richiamo all’ordine” ed un riscontro negativo si sarebbe optato per l’extrema ratio. Ad essere stati destinatari della sanzione circa 30 dipendenti che saranno sospesi senza percepire stipendio. Una sanzione dura che, però, si è resa necessaria in forza delle leggi vigenti.
Non sarebbe un caso isolato quella di Ragusa. Sono numerosi gli operatori sanitari che stanno esprimendo parere contrario alla vaccinazione.
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Teolo, ingegnere muore poche ore dopo il vaccino: famiglia sporge denuncia
Lutto a Teolo, piccolo comune in provincia di Padova. Un ingegnere di 52 anni si è spento dopo essere stato colpito da un malore. Ad ingenerare dubbi sulla sua morte il fatto che poche ore prima aveva ricevuto il vaccino anti-Covid. Una circostanza che ha allertato la famiglia dell’uomo la quale ha deciso di sporgere denuncia e chiedere l’esame autoptico.
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Il fratello dell’ingegnere in un post Facebook ha spiegato come il suo congiunto non fosse affetto da altre patologie e che lui ed il resto della famiglia sono rimaste sconvolte dal fatto che la richiesta di autopsia non sia stata richiesta d’ufficio dall’Ats.