Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi mercoledì 2 giugno, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Aggiornato lo stato dell’epidemia da Coronavirus diffusasi in Italia da oltre un anno. Stando al bollettino del Ministero della Salute, i casi di contagio complessivi sono saliti a 4.223.200 con un incremento di 2.897 unità rispetto a ieri. Scende ancora il numero dei soggetti attualmente positivi pari a 210.050 (-15.701), così come i ricoveri in terapia intensiva: 933 in totale e 56 in meno rispetto a ieri. I guariti dall’inizio dell’emergenza sono 3.886.867, ossia 18.535 unità in più rispetto a ieri. Purtroppo si aggrava il bilancio delle vittime con 62 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 126.283.
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di martedì 1 giugno
Il Ministero della Salute ha diramato ieri il consueto bollettino contenente l’aggiornamento sull’epidemia da Coronavirus diffusasi in Italia da oltre un anno.
Stando alla tabella sanitaria, il numero delle persone risultate positive al virus nel nostro Paese dall’inizio dell’emergenza era salito a 4.220.304. Decrescevano ancora, come ormai da alcune settimane, i soggetti attualmente positivi che erano pari a 225.751, così come i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva degli ospedali: 989 in totale. Il numero dei guariti saliva a 3.868.332. Il bilancio totale delle vittime in Italia saliva a 126.221.
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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di lunedì 31 maggio
Il Ministero della Salute ha pubblicato lunedì sul proprio sito il consueto bollettino giornaliero relativo all’epidemia da Coronavirus diffusasi in Italia. Stando ai dati, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 4.217.821. Ancora in calo il numero dei soggetti attualmente positivi pari a 233.674 così come quello relativo ai ricoveri in terapia intensiva che ammontavano a 1.033. Le persone guarite salivano a 3.858.019. Purtroppo continuava ad aggravarsi il bilancio delle vittime: il totale saliva a 126.128.
La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, segnalava che dai casi totali erano stati eliminati 2 casi, 1 positivo a test antigenico ma non confermato da tampone molecolare e 1 giudicato non Covid-19.
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Pandemia: in arrivo un nuovo vaccino in Italia, il LeCoVax2
Anche l’Italia avrebbe il suo vaccino anti-Covid: LeCoVax2. A svilupparlo l’Università Statale di Milano e la VisMederi Research. Secondo i primi studi sarebbe in grado di neutralizzare il virus. Il brevetto è stato già depositato lo scorso febbraio.
Si tratterebbe di un vaccino del tutto diverso da quelli sino ad ora conosciuti. Sia per quanto riguarda la sua capacità d’azione, sia quanto a conservazione delle fiale. Attualmente esistono due tipi di sieri: quelli ad RNA e quelli a virus modificati che non ingenerano l’infezione ma stimolano solo la produzione di anticorpi.
LeCoVax2 sarebbe diverso da entrambi. Il vaccino italiano conterrebbe al proprio interno un microrganismo modificato, in grado sia di produrre che di trasportare le proteine che stimoleranno la produzione di anticorpi.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Pandemia: in arrivo un nuovo vaccino in Italia, il LeCoVax2
Immunità post infezione da Covid: la durata
Secondo un recente studio l’immunità da Sars-Cov2 dopo la guarigione dall’infezione sarebbe di lunga durata. Potenzialmente potrebbe essere anche a vita quando viene rinforzata da una sola dose di vaccino. Questo quanto scoperto dalla comunità scientifica in ordine all’annoso quesito circa la durata dell’immunità. Si tratterebbe, quindi, di una copertura a lungo termine.
Ad effettuare lo studio la Rockfeller University di New York, attualmente pubblicato su BioRXiv e pronto per essere revisionati. Sarebbe stata osservata la permanenza di cellule B in 63 ex malati, di cui 26 vaccinati con una sola dosa. In questi ultimi pare che gli anticorpi siano stati presenti per 6-12 mesi. Un dato incredibile pari a 50 volte più rispetto a chi ha contratto il Covid ma non è stato vaccinato.
In conclusione, quindi, con il vaccino potrebbe aversi un’immunità permanente. Chi invece è stato solo vaccinato potrebbe aver bisogno del richiamo. Uno studio di portata indescrivibile che potrebbe finalmente dare una risposta al quesito ora più dibattuto.
Se davvero l’immunità da Covid avesse una simile durata significherebbe che non dovranno essere effettuati richiami annuali. O che potrebbe accadere come per il morbillo ad esempio che basta vaccinarsi una sola volta nella vita.